Radhadesh

Nel 1971 durante la guerra tra India e Pakistan due discepoli di Prabhupada, Brahmananda e Pusta Krishna das, si trovavano in Bangladesh, e la situazione per loro era diventata molto difficile. A un certo punto, tutti gli stranieri hanno dovuto lasciare il Paese. Arrivati al confine con l’India, dei soldati dell’esercito pakistano hanno perquisito l’autobus dove si trovavano, li hanno fatti scendere, li hanno portati via con l’intenzione di fucilarli. Erano pronti a sparare e attendevano solo l’ordine di un ufficiale; in quel momento Brahmananda ha capito che mancavano loro pochi momenti e ha urlato a Pusta Krishna: “Stiamo tornando a casa! Stiamo andando nel mondo spirituale!” Allora tutti e due si sono messi a cantare i Santi Nomi ad alta voce. I soldati sono rimasti stupefatti, non si aspettavano una reazione del genere. L’ufficiale li ha guardati per un attimo e stizzito ha semplicemente detto loro: “Andatevene via!”

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L’adorazione alle Divinità non è solo fare servizio per le Divinità, ma anche andare davanti alle Divinità a pregare e vedere che le Divinità sono Dio stesso e vuol dire offrire il nostro amore, la nostra devozione alle Divinità, Dio, che per la sua misericordia è venuto qui per noi, per aiutarci ad amarLo.

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Anche servire i vaisnava è importante. Sri Caitanya Mahaprabhu ci ha dato due principi importanti, recitare i Santi Nomi e servire i devoti. Se non serviamo i devoti e non vediamo che le Divinità sono nel cuore di ogni essere vivente allora non possiamo avanzare spiritualmente.
Il rispetto, il servizio, l’amicizia, l’affetto per i devoti e il cercare ogni opportunità per fare qualcosa per servire e aiutare i devoti ci aiutano a recitare i Santi Nomi con successo.

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Anche se non siamo puri, se vogliamo avere successo dobbiamo praticare bene, ovvero fare ogni cosa il meglio che possiamo; anche se non siamo puri non dobbiamo pensare “non posso praticare la vita spirituale, non posso stare con i devoti, sono troppo caduto”…

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Se vogliamo avere un buon japa non dobbiamo avere fretta di ‘finire i giri’; è meglio recitarli lentamente e con attenzione.
Il momento del japa è un momento sacro ed è il più importante della giornata.

Allora il presentatore chiese a tutti gli ascoltatori di cantare questa frase insieme ai devoti:

Hare Krishna Hare Krishna Krishna Krishna Hare Hare
Hare Rama Hare Rama Rama Rama Hare Hare

I devoti hanno cominciato a cantare per alcuni minuti e poi alla stazione radio è arrivata una telefonata: “Ci sono delle nuvole” “Benissimo” hanno risposto i devoti, e hanno continuato a cantare il maha mantra. La sera stessa poi ha cominciato a diluviare e non ha smesso per tre giorni di seguito.

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E’ molto importante recitare tutti i giri di japa il mattino e recitarli molto bene, con devozione e con il desiderio di soddisfare Krishna. Se noi recitiamo bene i Santi Nomi, molti problemi se ne vanno e durante la giornata le cose vanno molto meglio.

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Ricordiamo che quando recitiamo o cantiamo i Santi Nomi dobbiamo ricordare che ci stiamo rivolgendo a Qualcuno, stiamo rivolgendoci a Krishna, Dio la Persona Suprema.

(da una lezione di Chandramauli Swami, a Radhadesh durante il festival di kirtan di Radhadesh Mellows, 25 gennaio 2020)