Per chi lo conosce, per chi non lo conosce ancora e per chi lo ama, proponiamo alcune prospettive sul Kichari, il piatto più sano e intelligente del mondo, secondo l’Ayurveda il miglior cibo curativo, il piatto miracoloso.

Di recente mi sono iscritta a una settimana di ‘depurazione primaverile’ proposta dallo Himalayan Institute che includeva un programma giornaliero con erbe, cibi dal potere curativo e calmante, tisane digestive e anche yoga e pratiche di meditazione. L’inverno è stato lungo e la mia digestione si è proprio arrugginita. E come si dice, a mali estremi estremi rimedi. All’inizio il programma includeva una porzione abbondante di kichari, una preparazione vedica fatta di riso, mung dhal e spezie. Il kichari si prepara con facilità, è facilmente digeribile, agisce come una medicina e riporta il corpo ad uno stato di benessere e di equilibrio. Ero nuova a questo intruglio. Non ne abbiamo mai parlato, non sapevamo cosa fosse e non l’ho mai visto nemmeno su Facebook. Per tutta la settimana io e il kichari dovevamo convivere insieme. Poi ho pensato: “Oh no! non sono nemmeno capace di pronunciare il suo nome. Come farò a mangiarlo? Ki-tcheri? Kit-chrì? Kit chri? Fa rima con Bob Marley?” Ancora peggio: riuscirò a sopravvivere dopo aver mangiato tutto quel mung dhal?

Il primo giorno ne ho preparato una bella pentola. Mmmmh… mentre toglievo la pentola dal fuoco ero perplessa, era il primo giorno di depurazione. Che aspetto strano! Per aggiungere la beffa all’insulto, dal sacchetto i semi di mung dhal mi guardavano come tanti piccoli occhi… Probabilmente stavano ridendo di me. Ho dovuto ammettere che sarebbe stata una lunga settimana. Mi sono tappata il naso e l’ho assaggiato. Con mia sorpresa non era poi così male. Magari ci posso mettere un po’ più di sale, e un pizzico in più di curcuma. Non ci è voluto molto per abituarmi. Poi la mia vita è cambiata. Per l’ora di cena mi aveva conquistato. D’altronde cos’altro avrei potuto fare? Non è che potevo scegliere qualcos’altro da mangiare. Cosa posso dire? A dire il vero, dopo tutto non avevo altra scelta. E con questa roba si può diventare veramente dei fanatici, tanto da non poterne più fare a meno. Non avete mai mangiato il gelato al cioccolato? Il primo è glorioso, ma il millesimo? Non così tanto. Ma il kichari sconvolge le leggi dell’universo. E’ buono dall’inizio alla fine. E sembra che non ti stanchi mai.

I medici cosa dicono? L’alimentazione a base di kichari provvede quella che si chiama mono-dieta. Limitando la varietà di cibi che consumiamo il corpo produce solo un certo numero di enzimi digestivi e dà al sistema digestivo il riposo che necessita e che si merita. Quando poi al kichari viene aggiunto del ghi o dell’olio di cocco diventa una fonte di grassi saturi molto salutari. La curcuma è un grande antinfiammatorio, spezie come lo zenzero hanno delle proprietà digestive. Il mung dhal è un potente purificatore del sangue, il limone è pieno di proprietà. Ora, settimane dopo, continuo a prendere il kichari per alcuni giorni la settimana. Chissà che un giorno aprirò un fast food… e servirò solo il kichari in una miriade delle sue incarnazioni! Buon appetito!

Marthe Weyandt

(da elefantjournal.com)