Il libro di Pranada Comtois che uscirà in italiano alla fine del mese
Il Maha Mantra è rivolto a Dio, la Persona Suprema e quando lo cantiamo dobbiamo metterci tutto il nostro amore. Quando Sri Caitanya Mahaprabhu cantava il Maha Mantra Hare Krishna, provava una gioia sublime e dai suoi occhi scendevano lacrime di amore. L’amore che Sri Caitanya aveva per Krishna somigliava a quello di una ragazza per il suo amato, e qualsiasi cosa vedesse o sentisse, un giardino in fiore, il dolce suono di un flauto, un sentiero nella foresta, una collina, un ruscello, un ragazzino che pascolava le mucche e i vitelli, il cinguettio degli uccelli, una brezza che trasportava la fragranza degli alberi gli ricordavano Krishna e i suoi divini passatempi amorevoli (lila). Proprio come Srimati Radharani, Caitanya Mahaprabhu desidera solo stare assieme al suo amato per servirlo, mossa da un amore illimitato, e questo suo desiderio viene soddisfatto con il mezzo del kirtan.
A Vrindavana, vicino alle rive del fiume Yamuna, nel cuore delle notti di luna piena, le gopi danzano con Krishna nella “danza rasa”, una danza colma di amore spirituale, che permette loro di avere un contatto intimo con il loro amato, e per gli abitanti del Kali Yuga, l’era attuale, questa stessa danza rasa si può esprimere nel kirtan. Questo kirtan è stato definito Prema Kirtan, un canto dolcissimo, potente, sublime e pieno di amore.
Infatti si chiama Prema Kirtan proprio perché con esso vogliamo stabilire una connessione del cuore con il Signore Supremo attraverso la ripetizione del suoi santi nomi. Prema Kirtan vuol dire che quando cantiamo il Maha Mantra, cerchiamo di metterci tutto il nostro amore, tutti il nostro affetto. Non è una pratica meccanica o un rito vuoto; è una pratica meravigliosa che può darci un grande nutrimento spirituale e aiutarci a creare uno spazio sacro dentro il nostro cuore, un meraviglioso giardino celeste, adornato di fiori profumati e di acqua pura e cristallina dove Radha e Krishna possono stare con noi e abbracciarci nel loro amore.
Anche la recitazione del japa è chiamata Prema Kirtan perché, quando il Maha Mantra viene recitato con attenzione, mettendoci il cuore, straripa di desiderio di esprimere la bhakti.
Un tipo meno conosciuto di kirtan è la lettura dei testi sacri della bhakti, come la Bhagavad Gita e il Bhagavata Purana. Questo tipo di kirtan rafforza la nostra intelligenza e rafforza la nostra determinazione ad adottare uno stile di vita in virtù (sattva).
Kirtan è anche parlare o pensare alla bhakti, proprio come scrivere della bhakti. La preghiera, o comunicazione personale con il Dio, è anch’essa kirtan.
Il maestro spirituale ha messo nel nostro cuore un seme di amore e questo seme deve diventare un germoglio e poi una pianta che darà fiori e frutti. Il canto del Maha Mantra è il modo per far crescere quel seme delicato, e la luce di cui ha bisogno per germogliare proviene dalla conoscenza che ci viene dai testi della saggezza, dagli insegnanti e dalla compagnia delle persone che praticano la vita spirituale.
L’acqua con la quale innaffiamo la nostra piantina di amore viene dalle nostre lacrime, sono le lacrime che vengono dal nostro desiderio intenso di guarire dalle attitudini negative e materiali, vengono anche dal desiderio di avanzare spiritualmente e di trovare l’amore puro.
Così, con l’innocenza e la purezza del nostro cuore che deriva dal vivere nella verità della coscienza spirituale, e liberi da interessi egoistici, possiamo veramente vedere che ci stiamo avvicinando al mondo spirituale.
Dobbiamo innaffiare ogni giorno la nostra piantina dell’amore spirituale e tenere il giardino pulito dalle erbacce.
Radha dona sé stessa a chi ama il suo amato in modo perfetto. Quindi per poter ottenere l’effetto completo del Maha Mantra, dobbiamo riceverlo, come dono, da chi l’ha già ricevuto e ha preso rifugio in Srimati Radharani.
Pranada Comtois
(Il brano che avete letto, compilato da Sajjanasraya das, è stato ispirato dalla lettura del libro Bhakti Shakti: La Dea del Divino Amore di Pranada dasi che uscirà in italiano alla fine del mese di febbraio)
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