In sincronia tra visione spirituale e gestione ambientale, il progetto di rinnovamento ambientale Braj Kund è una luce di speranza, perché riflette l’essenza dello sviluppo sostenibile e della conservazione olistica. Per l’ISKCON, questa iniziativa ha un significato che va oltre i confini del ripristino ecologico: è il sacro dovere di preservare la sacralità di Vrindavana, un luogo intrinsecamente connesso ai passatempi divini di Krishna.
Il progetto è stato chiamato Braj Kund ed è un’impresa ambiziosa guidata da Gauranga Das, che è membro del GBC e responsabile del Govardhan Eco Village. Intende essere una collaborazione armoniosa tra insegnamenti spirituali e attivismo ambientale. In una recente intervista di ISKCON News, Gauranga ha condiviso degli approfondimenti sulla genesi del progetto e sul suo profondo significato.
Gauranga ha iniziato collegando gli insegnamenti spirituali con l’urgente necessità di un’azione ambientale: “Il progetto di rinnovamento Braj Kund non è solo esteriore; si tratta di ritrovare una connessione spirituale con la terra. È una manifestazione del nostro impegno nel proteggere l’ambiente sacro di Vraja.”
Il suo ruolo nel migliorare la collaborazione tra l’ISKCON e le organizzazioni governative riecheggia le istruzioni di Srila Prabhupada ed è radicato negli insegnamenti della Bhagavad Gita e nel desiderio di avere delle comunità agricole ed ecologiche come desiderava Srila Prabhupada.
L’ispirazione per il progetto Braj Kund ha trovato la sua origine in un rapporto del NITI Aayog, l’Istituto Nazionale per la Trasformazione dell’India, che è un gruppo che si occupa delle politiche pubbliche del governo indiano. Quasi profeticamente, il progetto è emerso come risposta alla crisi idrica, in particolare al deterioramento della qualità dei kunda, i piccoli laghi della regione di Vraja.
Gauranga ha sottolineato che questi kunda, un tempo costruiti e gestiti dalle comunità locali, ora faticano a sopravvivere a causa dell’inquinamento, dell’abbandono e degli abusi edilizi. Gauranga ricorda: “È stato un campanello d’allarme, che ci ha spinto a prendere posizione a favore della sacralità ecologica di Vraja.”
Studiato nei dettagli, il progetto di rinnovamento prevede uno studio completo dei fattori socio-economici, della biodiversità e della qualità dell’acqua e impiega specie vegetali locali e tecnologie innovative come il bio-risanamento. Gauranga ha sottolineato l’importanza di preservare la biodiversità acquatica e l’essenza naturale dei kunda e ha osservato che l’approccio adottato non riguarda solo la purificazione dei kunda, ma la loro rivitalizzazione.
“Stiamo infondendo la vita in questi kunda, assicurandoci che prosperino per le generazioni a venire. Questi kunda non sono solo dei corpi idrici; sono entità viventi con un significato spirituale. Rinnovarli è una responsabilità collettiva, un dovere conferitoci dalla nostra devozione a Krishna.”
“La vera sfida è ispirare un cambiamento di coscienza. Non stiamo solo ripristinando i kunda; stiamo ravvivando le menti per far apprezzare la relazione simbiotica che c’è tra spiritualità ed ecologia.”
Il progetto tiene conto della relazione tra turismo ed economia locale. Gauranga ha sottolineato l’importanza di promuovere un senso di appartenenza tra la gente locale e una coscienza che veda il Santo Dham come un’entità sacra che necessita di protezione.
“Il turismo può essere una forza positiva. Si tratta di trasformare i visitatori in custodi di Vraja, che ne rispettano la santità e contribuiscono alla sua preservazione.”
Gauranga ha continuato parlando delle alleanze che sono cruciali per il successo del progetto. Gli enti governativi locali, le agenzie ambientali e le comunità hanno formato un’alleanza. “Questo non è uno sforzo solitario. Stiamo operando fianco a fianco con le autorità locali, gli esperti ambientali e gli stessi residenti. È uno sforzo collettivo per rinnovare e proteggere.”
Gauranga ha poi parlato delle misure meticolose adottate per garantire il successo del progetto. Test rigorosi della qualità dell’acqua, programmi educativi comunitari e impiego di tecnologie eco-compatibili sono le chiavi di volta di questa iniziativa.
“Non stiamo solo affrontando i sintomi, stiamo affrontando le cause profonde. Coinvolgendo le comunità, garantiremo un modello sostenibile che resisterà alla prova del tempo.
Gli sforzi collettivi del progetto si sono concretizzati il 2 dicembre 2023, che ha segnato un evento epocale grazie al rinnovamento del Priya Kunda. Questo successo testimonia il potenziale e l’impegno del progetto.
Mentre il Priya Kunda ha ritrovato il suo splendore, il progetto Braj Kund guarda al futuro. Gli sforzi futuri includono Pili Pokhar e Pawan Sarovara.
Per quanto riguarda l’aspetto economico, il team di Braj Kunda estende un invito ai devoti e ai sostenitori per contribuire a questo viaggio di rinnovamento.
[Da un’intervista di ISKCON news con Gauranga das]