Nel 1972 mi trovavo a New York e andai a trovare Srila Prabhupada. Andai nella sua stanza, aveva appena finito la colazione ed era veramente di buon umore, era molto gioviale e scherzava molto, non era solo un puro devoto, era una persona veramente in gamba : ) Era molto simpatico e era davvero una persona eccezionale Non era una figura mitologica. E mentre gli parlavo della mia predica, con finta serietà mi disse “Oh, Hridayananda Das Goswami! Tu viaggi e predichi e io sono semplicemente qui a mangiare 🙂 E poi gli dissi di quello che stavo facendo ed era molto molto contento con me; e come capita a tutti i giovani devoti, mi sono gonfiato di orgoglio, così decisi di tornare di nuovo nel pomeriggio da Srila Prabhupada per ricevere altri apprezzamenti da lui. Così entrai nella sua stanza e mi sedetti davanti alla sua scrivania. In quel momento nella stanza c’era una giovane devota che faceva la polvere e metteva ordine. In termini di posizione io ero un grande sannyasi e lei era solo una ragazza senza alcuna posizione nell’ISKCON. Ma in quel momento lei era molto più devota di me, stava pulendo la stanza di Srila Prabhupada veramente con amore e Prabhupada iniziò a parlarle e c’era così tanto amore. Questo è il modo con cui Srila Prabhupada trattava le donne. Con affetto, era come un nonno amorevole, ere veramente amore: “Quanti anni hai? Come ti chiami? Ti ringrazio tanto … ” Era così affettuoso, così gentile ed io ero lì a cercare di essere notato, ma non lo sono stato. E in quel momento ho veramente capito cosa stava succedendo, io ero un grande sannyasi in un corpo maschile, che è una gran cosa nell’ISKCON 🙂 Non c’è niente di più spirituale in questo mondo di un corpo maschile 🙂 Ma in quel momento quella ragazza era lei che era devota e fu lei  a ricevere attenzione da Prabhupada perché lei era veramente cosciente di Krishna. Non ho mai più dimenticato quella lezione e “Krishna West” [un programma di predica internazionale ideato e supervisionato da Hridayananda Das Goswami] significa che non importa che tipo di corpo hai; non è che “non siamo il nostro corpo ma siamo i nostri vestiti”, o “non siamo il nostro corpo ma tu hai un corpo femminile” e sono felice di poter dire che la metà dei leader di “Krishna West” sono donne, almeno la metà, e lo sono perché sono molto aggressive e attiviste?  No! E’ perché sono qualificate, molto intelligenti e piene di talento. Le donne dell’ISKCON sono probabilmente la più grande risorsa inutilizzata di questo movimento: esiste una quantità illimitata di capacità, di intelligenza e forza spirituale e “Krishna West” sta dando a tutti questa opportunità.

Voglio che l’ISKCON funzioni e sto facendo appello alle persone che sono più interessate a salvare il mondo piuttosto che alle loro comodità personali.

Prabhupada voleva unicamente salvare questo pianeta. Nel 1971 ero sposato con una devota meravigliosa, e quando eravamo con Prabhupada avremmo fatto qualsiasi cosa per lui e lui avrebbe fatto qualsiasi cosa per noi, e questo dovrebbe avvenire anche adesso. Recitavamo molto attentamente il japa. Perché? Perché dovevamo avere una grande forza spirituale per poi uscire e aiutare le persone. Tutto quello che facevamo era per la missione. Ho passato molto tempo con Srila Prabhupada e quando lui camminava, predicava, mangiava o si occupava della situazione bancaria, tutto era per la missione. Non si dimenticava nemmeno per un secondo di essere il servitore di Krishna e quello che Krishna vuole più di ogni altra cosa è salvare i suoi figli.

In quel periodo ho avuto un’esperienza che mi ha colpito. Nel 1972, a Pittsburgh, eravamo nella stanza di Srila Prabhupada e io ero seduto proprio accanto a lui. Lui si stava occupando della situazione bancaria, e doveva farlo, perché stava utilizzando il denaro per salvare le persone, per costruire dei templi e per stampare libri, e c’erano degli assegni sulla sua scrivania e mentre parlava di conti e fatture con dei devoti vidi che, mentre parlava, dai suoi occhi scendevano le lacrime. Erano lacrime di gioia, di amore per Krishna e di separazione da Krishna e per me è stata un’esperienza molto forte.

Per Prabhupada amore per Krishna significava amore per tutti i figli di Krishna, lui voleva salvare il mondo. Prabhupada ha dato la vita per questo, i medici continuavano a dirgli che non poteva più andare avanti così, non poteva viaggiare così tanto, non poteva dare lezioni continuamente. Nel 1976 io ero il suo segretario e lui aveva già dei problemi di salute; venne un medico e ci disse: “Non può continuare così, deve riposarsi” e Prabhupada fu d’accordo con lui, ma l’astensione dalla predica durò esattamente non più di un’ora e poi lui stava già predicando. Srila Prabhupada ha dato coscientemente la sua vita, ha sacrificato coscientemente la sua vita per salvare il pianeta. Quindi per conoscere veramente Prabhupada, si deve diffondere questo movimento. Prabhupada disse che progresso significa aumentare i membri della famiglia [spirituale].

Sua Santità Hridayananda Das Goswami

https://www.youtube.com/watch?v=bZB0OvzU-LI