Vaishnavi Diksha Guru – Ci parlano le figlie di Prabhupada

Cari Vaishnava e Vaishnavi,

A tutti voi i nostri più rispettosi omaggi. Tutte le glorie al nostro amato Fondatore-Acharya, Srila Prabhupada.

Siamo un gruppo di donne discepole di Srila Prabhupada che servono sinceramente la sua ISKCON da più di cinquant’anni.

Siamo state in prima linea nella predica; abbiamo contribuito a costruire e mantenere templi; abbiamo tradotto, prodotto e distribuito libri della BBT e portato molte delle nostre attuali guide nel movimento di Srila Prabhupada. Abbiamo anche allevato famiglie, aiutato a far crescere comunità e praticato la coscienza di Krishna con dedizione e fede.

Inoltre, come prima generazione di seguace Vaishnavi di Srila Prabhupada, c’è una cosa che condividiamo tutte: l’esperienza di come Sua Divina Grazia si è preso cura di noi e ci ha dato il potere di servire al massimo delle nostre capacità nel movimento di Sri Caitanya. Eppure oggi vogliamo condividere con voi un grave problema.

Eventi recenti ci hanno mostrato che, a causa delle minacce di una parte della nostra Società, alcuni sono disposti a sacrificare l’integrità e il dinamismo del movimento mondiale di Prabhupada privando di potere le sue devote.

C’è forse l’intenzione da parte di alcuni di bloccare l’investitura di guru Diksha Vaishnavi fino a quando tutte le donne discepole di Srila Prabhupada saranno scomparse? Oppure fino a quando non saranno diventate tutte fisicamente incapaci di svolgere quel servizio? Una farsa del genere non dovrebbe accadere.

Se alle figlie spirituali di Srila Prabhupada continua ad essere negata l’opportunità di servire come maestri spirituali iniziatori, nonostante la chiara istruzione di Srila Prabhupada che noi lo facessimo, questo potrebbe costituire un tragico precedente per le generazioni future.

Al momento, nella nostra società ISKCON c’è molta preoccupazione riguardo gli abusi sui bambini e sulle donne. Le donne, per lo più sono anche madri, hanno la natura di proteggere e si prendono cura dei bambini. Ma quando le loro voci vengono ignorate, messe a tacere o denigrate, questo apre la porta agli abusi sulle donne e i bambini.

È triste che alcune donne della ISKCON sentano che gli è stato impedito di servire Srila Prabhupada, come lui avrebbe voluto. Molte hanno anche perso la fede e hanno lasciato la nostra società a causa della mancanza di rispetto o degli abusi che hanno subito nei nostri templi dalle autorità maschili.

Inoltre, ci sono donne che hanno perso la fiducia o sono state abusate da figure autoritarie maschili ancora prima di entrare a far parte della ISKCON. Di conseguenza, alcune di quelle donne sentono di poter aprire i loro cuori in modo più sincero e di rivelare meglio i loro pensieri a una guru Vaishnavi Diksha.

Una donna ha rivelato che se non può ricevere l’iniziazione da una guru Vaishnavi di sua scelta, aspetterà fino alla sua prossima vita per avere l’iniziazione. Questo è straziante. Perché una aspirante devota seria e qualificata dovrebbe essere lasciata in un limbo, specialmente dal momento che i GBC avevano già dato le loro benedizioni per le guru Vaishnavi Diksha, ma poi, bruscamente le hanno ritirate?

Perché non permettere ad alcune Vaishnavi qualificate di iniziare alcuni discepoli sinceri e meritevoli? (Almeno alcune donne discepole.) Che male c’è? Non c’è nessun danno, secondo Prabhupada e gli Shastra:

“La qualifica del guru è che deve conoscere completamente la scienza di Krishna. Allora lui o lei possono diventare guru. Yei kṛṣṇa-tattva-vettā, sei guru haya.” (Intervista con i professori O’Connell, Motilal e Shivaram, Toronto, 18 giugno 1976)

In una lettera ad Hansadutta, Prabhupada scrisse: “Voglio che tutti i miei figli e le mie figlie spirituali ereditino questo titolo di Bhaktivedanta in modo che il diploma trascendentale della famiglia continui attraverso le generazioni. Coloro che possiedono il titolo di Bhaktivedanta potranno iniziare discepoli… Questo è il mio programma”.

(Lettera a Hansadutta, Los Angeles, 3 gennaio 1969)

Alcuni tra coloro che vogliono impedire alle discepole di Prabhupada di adempiere al suo ordine si affrettano a fare riferimento a delle sampradaya che proibiscono alle donne di iniziare. Perché ignorare quelle che lo consentono?

Nel corso della storia del Vaishnavismo Gaudiya, le donne hanno dato l’iniziazione. Ancora oggi in diversi rami della Gaudiya Math le donne danno l’iniziazione. Nella Nimbarka Sampradaya ci sono donne maestri spirituali da mille anni. E nell’India odierna ci sono anche altre donne guru.

Nella ISKCON, le guru Vaishnavi Diksha sono state approvate dal SAC (Sastric Advisory Council), dal SABHA (Spiritual Advisors Bhagavat Assembly), dal North American Council, dal Australian Council e da diversi dipartimenti della ISKCON. Anche le loro voci, come quelle delle discepole di Prabhupada, non contano?

Alcuni devoti sostengono che le donne possono dare Siksha, o istruzioni, ma non Diksha. Eppure, nel suo commento alla C.C Adi 1.34, Srila Prabhupada scrive: “I maestri spirituali che iniziano e istruiscono sono manifestazioni uguali e identiche di Krishna, sebbene abbiano relazioni diversi”. E nel suo commento a Adi 1.47, Sua Divina Grazia chiarisce ulteriormente: “Se uno stupidamente li discrimina, commette un’offesa nello svolgimento del servizio devozionale”.

Più di recente, il GBC ha approvato una risoluzione che impone una moratoria sulle VDG fino a tre anni. (ISKCON  News https://iskconnews.org/gbc-pauses-vaishnavi-diksa-gurus-again/.)

Forse alcuni si oppongono al fatto che delle Vaishnavi qualificate diano l’iniziazione finché le rimanenti discepole di Srila Prabhupada non saranno morte? Allora alle future generazioni di vaishnavi si potrebbe dire: “Le discepole dirette di Srila Prabhupada non hanno dato l’iniziazione, quindi come puoi tu?”

Quelli che hanno proposto il rinvio affermano che il suo scopo principale è quello di discutere e chiarire la questione del guru-tattva nella ISKCON. Ma se questo è vero, allora perché non sospendere tutte le iniziazioni di uomini e donne? Perché sospendere solo le iniziazioni delle donne?

Nel 2021 il GBC ha approvato una risoluzione che riconosceva la “sensibilità culturale” di diverse aree del mondo. Ovvero, se una certa regione non fosse stata a favore delle Guru Vaishnavi Diksha, allora quella regione avrebbe potuto essere libera di “rinunciare” o vietare le VDG. In altre parole, ogni regione avrebbe deciso cosa sarebbe stato meglio per la propria comunità e per le sue esigenze di predica.

Accogliamo con favore la necessità della sensibilità culturale, così come hanno fatto la stragrande maggioranza dei GBC che hanno votato. Ma alcune voci in India, ignorando l’appello di Srila Prabhupada per “l’unità nella diversità”, si sono rifiutate di rispettare quelle aree del mondo che hanno delle esigenze di predica diverse dalla loro.

Gli insegnamenti di Prabhupada sono chiari: egli vuole che ci uniamo seguendo dei principi spirituali universali, diversificando la loro applicazione “in termini di tempo, paese e individuo.” (C.C Madhya 22.105)

Questa è la chiave per trovare la cooperazione di cui avremo bisogno per portare la coscienza di Krishna in ogni città e villaggio. In effetti, come disse Prabhupada nell’ultimo anno che rimase con noi, il nostro amore per lui sarebbe stato dimostrato dal modo in cui avremmo collaborato insieme. Ma coloro che si oppongono alla diversità stanno distruggendo la nostra unità. Con tutto rispetto, questa non è cooperazione; è coercizione.

Alcune persone sostengono che poiché Srila Prabhupada non scelse nessuna donna per dare iniziazioni, dopo la sua dipartita, nemmeno noi dovremmo farlo. Ma, per esempio, Sua Divina Grazia non scelse nemmeno dei devoti indiani, cinesi, africani o russi.

Questo significa che i devoti maschi originari di quelle zone non sono idonei a offrire Diksha nella ISKCON? Ovviamente no. Srila Prabhupada respinse la concezione corporea della vita. Allora perché ora attaccarsi allo stesso concezione errata e discriminare le vaisnavi?

In Occidente, gli insegnanti ci dicono che le due questioni che più toccano gli studenti universitari sono la cura dell’ambiente e l’equità per le donne. E in Occidente, molte persone istruite della seconda e terza generazione della diaspora indiana affermano che negare alle donne le pari opportunità mina il loro interesse per la coscienza di Krishna.

Questo non dovrebbe forse motivarci ad adottare una sensibilità culturale e le istruzioni di Srila Prabhupada riguardo a tempo, luogo e circostanza come principi fondamentali del suo movimento globale?

Cari devoti del futuro: se le discepole qualificate di Srila Prabhupada, che ora hanno 70 anni, non sono autorizzate a offrire l’iniziazione, sappiate per certo che dare loro questa opportunità di servizio era il desiderio e l’istruzione del nostro amato Fondatore-Acharya. Per favore, non lasciate che questo servizio sia negato alle Vaisnavi qualificate della vostra generazione, come è stato finora negato a noi.

Infine, cari leader della ISKCON, chiediamo umilmente: potete permettere ad alcune donne anziane, che hanno servito fedelmente la ISKCON per circa cinquant’anni, di offrire l’iniziazione come voleva Prabhupada, in quelle aree del mondo che lo desiderano? Non potete sostenere la sensibilità culturale che avete recentemente approvato?

Hare Krishna,

le vostre servitrici,

Ambika dd Mondakini dd
Ali Krsna dd Mukhya dd
Arcana Siddhi dd Narayani dd
Asta Sakhi dd Nikunjavasini dd
Atitaguna dd Nirakula dd
Balai dd Nirmala dd
Chitralekha dd Padmamalini dd
Cinmayi dd Praharana dd
Citrarupini dd Pranada dd
Dinadayadri dd Rambhoru dd
Gopalasyapriya dd Rangavati dd
Gopimata dd Rukmini dd
Jagarini dd Sandamani dd
Jagat Karana dd Sangita dd
Jayagauri dd Sarvamangala dd
Jitamrita dd Saudamani dd
Jyestha dd Shilavati dd
Kalpalatika dd Sitala dd
Kanchanabala dd Srimati dd
Kanka dd Sudharma dd
Kausalya dd Sukhada dd
Kirtida dd Sukhavaha dd
Kosarupa dd Sumati dd
Kutila dd Uttama dd
Mahamaya dd Vegavati dd
Maharha dd Visakha dd
Malati dd Vishalini dd
Mamata dd

 

(dal sito ISKCON News, 14 gennaio 2023)