Nel 2009 in Sudafrica, nel corso di un ritiro spirituale dedicato alle coppie, io e mia moglie abbiamo dato ai partecipanti diversi strumenti per rafforzare i loro matrimoni e anche dei nuovi modi per come pensare a se stessi e ai loro problemi. Uno dei miei temi era la preghiera per la famiglia e per la coppia. Il tema dei gruppi di preghiera è qualcosa che sento “appassionatamente”, fortemente, intensamente, perché ho avuto esperienza diretta del suo potere. Ecco un modo di pensare alla preghiera che potrebbe aiutarvi a vederla in un modo diverso.

Tutto quello che esiste è energia, anche la scienza ce lo dice, anche se in effetti la Bhagavad-gita spiega che dietro la materia c’è l’energia spirituale. Nel settimo capitolo della Gita, il mondo materiale viene definito come un’energia separata di Krishna. Quindi questa energia nel suo complesso viene scomposta in quelle che chiameremo specifiche energie materiali di terra, acqua, fuoco, aria, etere (o spazio) e le sottili energie della mente, dell’intelligenza e del falso ego, che prendono vita grazie all’anima e a Dio.
La materia può anche essere suddivisa secondo le modalità o qualità della natura [i guna] in termini di energie manifestate dalle emozioni umane come la lussuria, la rabbia, l’avidità, l’invidia, l’amore, la compassione, la gentilezza ecc. A seconda dello stato di coscienza di una certa persona e secondo la sua risposta agli eventi, essa attrarrà certe emozioni che influenzeranno la sua energia personale (il campo energetico o aura) e potrebbero dominare la sua vita in determinati momenti, e degradare l’anima cominciando a farle provare degli attaccamenti materiali inopportuni (vedi BG 2.62-63) o elevandola, facendole sviluppare della devozione per Krishna (BG 18.57-58)

Per le coppie questo è importante da capire, perché devono vedersi l’un l’altro come devoti, e nel loro aspetto migliore, e non in stati d’animo negativi come la rabbia, la lussuria ecc. e ogni persona deve agire in modo tale da far emergere la parte migliore del proprio partner. Se una coppia non è in armonia, questo si rifletterà nella loro energia combinata, e poi permeerà la loro vita, la famiglia e la casa, e i loro figli ne verranno influenzati negativamente.

Quindi la preghiera o il pensiero focalizzato diretto allo Spirito Supremo o Dio, che noi conosciamo come Krishna, ha il potere di modificare i campi energetici, la salute e le relazioni. Prima di trasferirci nello stato della Carolina del Nord, vivevamo vicino a un tempio, dove purtroppo vi era molta discordia, sia all’interno che con la comunità dei devoti circostanti.

Come guaritore e studioso di principi metafisici, conosco il potere del pensiero e della preghiera, e avevo deciso che anche se non avrei potuto essere veramente coinvolto nella gestione del Tempio [come avevo cercato di esserlo prima in funzione di presidente del Tempio], la miglior cosa che potevo fare era inviare una preghiera concentrata per aiutare la situazione e cercare di contrastare la critica e l’energia negativa che veniva “lanciata” o diretta verso il Tempio e verso i suoi responsabili da alcuni membri della comunità. Nel Kali-yuga ci sono sempre difficoltà e divergenze di opinione, ed è così facile litigare per questioni insignificanti, che non sono importanti. Tutti tendono a pensare che la loro opinione sia quella giusta, e sono solo gli altri ad avere torto.

Le attività negative che si svolgono in una casa, in un luogo di culto o in una certa area creano un “impronta energetica negativa” in proporzione alla gravità di quello che è accaduto in quel luogo. Dove sono state uccise molte persone, come ad esempio in un campo di battaglia, vi è un’enorme energia negativa, che deve essere purificata. Questo è vero anche per quanto riguarda l’aspetto positivo o spirituale. Un luogo santo, un luogo di pellegrinaggio ha l’energia del lila che vi si è svolto, e delle persone sante e di altre persone che vi risiedono.
Conoscendo questo fatto ho iniziato un gruppo di preghiera nel quale abbiamo cominciato a pregare per il Tempio e per chi vive lì, e anche a pregare gli uni per gli altri. Anche se non posso ancora dire che la situazione al Tempio stia migliorando [anche se non è peggiorata] posso dire che io e i devoti del nostro gruppo di preghiera siamo diventati molto più felici e abbiamo sentito di aver creato una vera comunità di devoti premurosi. È incredibile quanto siamo diventati vicini semplicemente incontrandoci una volta la settimana, parlando delle nostre vite e pregando gli uni per gli altri.

Anche se siamo stati incoraggiati a pregare principalmente o esclusivamente per il puro servizio devozionale, a dire il vero, in alcuni momenti della nostra vita, diciamo da giovani devoti sposati con famiglie, questo potrebbe non essere il punto in cui al momento ci troviamo. Possiamo anche trovare delle citazioni che spiegano che se avessimo dei desideri diversi dovremmo comunque avvicinare il Signore Supremo e non i deva. In ogni caso, nel nostro gruppo di preghiera, abbiamo certamente pregato per il progresso spirituale, ma abbiamo anche pregato per le nostre questioni familiari e per le nostre difficoltà umane. E’ stato bello essere onesti con i nostri guru e con Krishna e sentire che si prendevano cura di noi e che erano con noi nelle nostre preoccupazioni ordinarie mentre pratichiamo la Coscienza di Krishna, il bhakti-yoga. Pregare è una delle mie attività preferite in coscienza di Krishna, perché mi sento più connesso con Radha-Krishna, Gaura-Nitai e Prabhupada, e con i miei vari guru e con gli acarya precedenti. E l’atto di pregare per gli altri ci pone nel miglior stato d’animo possibile.

Ecco alcune utili citazioni di Srila Prabhupada:

“Oltre che dare e ricevere, nell’esecuzione del servizio devozionale si deve esporre a Krishna qualunque angoscia o problema confidenziale che abbiamo.” (Raja Vidya)

“…Le scritture insegnano che se preghiamo il Signore in ogni situazione che dobbiamo affrontare nel corso della nostra esistenza materiale, tutto andrà per il meglio e i desideri del nostro cuore saranno appagati. In altre parole, in ogni circostanza dobbiamo prendere rifugio nel Signore Supremo e dipendere completamente dalla Sua volontà. L’uomo propone, Dio dispone. L’appagamento dei nostri desideri deve dunque essere affidato alla Persona Divina, questa è la via migliore.” (SB 3.21.28)

Molti di noi hanno sentito il detto: “La famiglia che prega insieme, resta unita.” Nei termini di coppia o di famiglia, pregare insieme l’uno per l’altro, pone ogni persona nell’essenza del proprio sé materiale, o in altre parole, del loro migliore sé condizionato dall’influenza della virtù, che è l’influenza più vicina all’anima. Quando preghiamo per qualcuno o anche per noi, sentiamo di essere più in contatto con il nostro amore, la nostra compassione e la nostra natura generosa, e abbiamo le migliori speranze e i migliori desideri per la persona per la quale preghiamo. Ci sentiamo più vicini a Krishna, ed è davvero una specie di abbandono e di dipendenza da Lui, mentre cerchiamo Suo aiuto nella nostra vita e per coloro a cui teniamo. A volte apriamo il nostro cuore e preghiamo che Krishna distrugga i nostri anartha (i modi di pensare e agire negativi) e ci aiuti ad andare da Lui.

È certamente essenziale per la famiglia compiere la sadhana come il japa, il kirtan e il leggere le Scritture insieme; ma anche pregare gli uni con gli altri è molto potente, poiché porta tutti ad un livello molto personale. Pregare per qualcun’altro è buono, e anche ascoltare qualcuno che prega per noi è molto bello. Dalla prospettiva dei campi energetici, quando preghiamo insieme, i nostri campi energetici sono in armonia. Ci sentiamo più vicini e questo ci aiuta a centrare tutta la nostra vita attorno a Krishna.

Karnamrita das

(dal sito web Krishna.com)