All’ombra di un albero secolare, su un prato, in un parco o sulle rive di un fiume o di un lago; in cerchio, seduti attorno a un tavolo o in un ashrama, oppure con degli amici devoti a casa, in modo spontaneo o programmato, in due o più persone.

Tutti questi spazi e situazioni ci suggeriscono la possibilità di  stare insieme e di leggere insieme, di riflettere, discutere, fare domande e commenti per approfondire gli insegnamenti spirituali contenuti nei libri di Srila Prabhupada.

Questa condivisione è una pratica da fare, ed è molto bella, ci dà tanto, ci rende felici e ricchi di nutrimento spirituale. Questa condivisione crea uno spazio sacro, un’atmosfera a un livello superiore, dove c’è preghiera, raccoglimento e concentrazione, dove sentiamo di fare e di essere parte di qualcosa di importante e dove il cuore si apre a si connette con la dolcezza di Krishna.

E con il “Karuna” virus, anche in Italia sta avvenendo una rivoluzione nella comunicazione, un nuovo fenomeno sociologico. Si tratta del fatto che ora si comunica di più, devoti organizzano conferenze in Zoom, video party di kirtan e di bhajan, presentano gli sastra e ci danno le loro prospettive anche grazie a questa sat sanga online che può parlare a centinaia e migliaia di persone.

Quante opportunità positive e quanto potenziale umano e spirituale abbiamo e vediamo intorno a noi, basta scoprirlo. Proviamo anche noi a parlare, certo, con serietà e sincerità, rimarremo stupiti di quanto Krishna ci farà dire le parole giuste, per il bene di tutti.

Ecco degli estratti delle lettere di Srila Prabhupada che sottolineano l’importanza di studiare minuziosamente i suoi libri e di cercare di comprendere il loro significato insieme ad altri devoti.

“Vi raccomando di leggere sempre più i libri e di cercare di comprenderne gli argomenti da diverse angolazioni e discuterne costantemente con i vostri confratelli…” (13 giugno 1972)

“…Sto chiedendo a tutti i miei studenti di leggere con serietà i miei libri ogni giorno senza fallo. In questo modo la vostra mente diventerà assorta per almeno un’ora o due al giorno negli argomenti trascendentali dello Srimad-Bhagavatam,… allora farete progressi molto facilmente nella coscienza di Krishna. (13 giugno 1972)

“…Tengo a sottolineare che tutti i miei studenti dovranno avere molta familiarità con la filosofia della coscienza di Krishna e dovrebbero leggere diligentemente i nostri libri almeno una o due ore al giorno, cercando di comprendere la materia di studio da diverse angolazioni.” (16 giugno 1972)

“Se studi con molta cura i miei libri, sono certo che scoprirai il modo per applicare questa filosofia cosciente di Krishna in tutti gli ambiti della vita.  Non ci sono limitazioni.”  (31 gennaio 1973)

“Dovremmo rivolgere il nostro interesse ad apprendere sempre più dai libri.  Dovremmo fare domande riguardo Krishna.  La vita del tempio procede con pochi cambiamenti, ma ci dovremmo abituare a leggere i libri con maggiore profondità.” (23 luglio 1973)

“Si presuppone che l’insegnamento dato nei miei libri sia un insegnamento personale.  Quando leggiamo la Bhagavad-gita Così Com’è, è sottinteso che stiamo ricevendo delle istruzioni personali da Krishna.  Non esiste alcuna barriera fisica nelle questioni spirituali.”  (4 ottobre 1973)

“Nei miei libri, la filosofia della coscienza di Krishna è spiegata esaurientemente, così se c’è qualcosa che non capite, dovete semplicemente leggere e rileggere di nuovo. Leggendo quotidianamente, la conoscenza vi sarà rivelata…  Mi farete molto contento leggendo i miei libri e seguendo le istruzioni che contengono.”  (22 novembre 1974)

“Dovete tutti studiare molto scrupolosamente tutti i libri, così che in caso di bisogno potrete ripetere con parole vostre il loro significato.”  (25 luglio 1975)

“Dovreste sempre porre attenzione nel comprendere le conclusioni degli Shastra. Questo vi aiuterà; altrimenti possiamo essere tratti in inganno da filosofie fallaci. Sono molto contento che stiate studiando i libri.  Questo vi renderà felici e di successo.” (22 settembre 1976)

Vaisnavalife staff