Non è necessario essere completamente realizzati spiritualmente per parlare di Krishna, e parlando di Lui noi stessi ci purifichiamo e anche chi ascolta riguardo Krishna si purifica, e poi quando saremo veramente realizzati parleremo sempre di Krishna, proprio come le gopi non smettevano mai di pensare e di parlare di Lui. Leggere, parlare, ascoltare di Krishna e fare tutto quello che ci porta a conoscere la Persona Suprema è di buon augurio, ed è di grande aiuto per il progresso spirituale.

Dobbiamo anche essere gentili con tutti. A volte i parenti ci dicono di fare questo o quello e noi siamo sinceramente gentili con loro, perché spesso loro ci dicono delle cose per il nostro bene, perché ci vogliono bene, e sentiamo la loro gentilezza e la apprezziamo, ma poi facciamo quello che pensiamo sia meglio fare, secondo Krishna, ma abbiamo comunque molto rispetto e considerazione per loro perché può essere vero che non hanno una grande conoscenza spirituale, ma hanno comunque affetto, esperienza e una buona attitudine nei nostri confronti.

Oggi molte persone si rendono conto che la società materiale è piena di imbrogli, le persone sono deluse e in futuro ci sarà dell’apertura, ci dovrà essere; e se guardiamo le cose da una prospettiva positiva vediamo che le persone cercano un alternativa a questo modo di vivere vuoto, e noi siamo qui proprio per dare loro una alternativa. Dobbiamo essere noi con la nostra vita, con la nostra attitudine ad essere così attraenti per la gente, non solo come comunità spirituali, ma come singoli individui. Essere così attraenti con la nostra realizzazione interiore e personale, così che la gente venga attratta e poi naturalmente se ognuno di noi è così, allora si svilupperanno delle comunità attraenti. Ma tutto parte da noi, da ognuno di noi, non è che noi dobbiamo aspettare le comunità o gli altri, per diventare attraenti e profondamente spirituali per poi creare delle comunità spirituali. Attraenti vuol dire essere molto spirituali, molto luminosi, emanare consapevolezza spirituale, amore per Krishna, amore per tutti e per ogni persona, perché tutti sono figli di Krishna, anche chi ci tratta male. Bhakti Tirtha Swami diceva che quando una persona si comporta male è perché sta chiedendo amore, sta chiedendo attenzione. E ogni volta che vediamo una persona che si comporta male con gli altri o che dice delle parolacce, dobbiamo pensare che questa persona sta chiedendo amore, sta chiedendo affetto, perché si sente così sola, così lontana da Krishna, così lontana dai devoti e ha proprio bisogno che noi gli mostriamo un po di affetto, anche solo uno sguardo gentile, un sorriso, un apprezzamento, anche solo quello può fare grandi cose. Questo vuol dire essere attraenti. Non guardarli storto e pensare: “Come sono stupidi, non voglio stare con loro perché sono veramente troppo stupidi, mi chiudo in casa da solo così nessuno mi disturba!”  : )

Dobbiamo invece pensare che quando qualcuno ci tratta male o si comporta male, chiunque egli sia, un vicino di casa o qualcuno che incontriamo sul treno o sul lavoro, o anche un devoto, sta chiedendo amore, sta chiedendo affetto, non c’è altra ragione.

Alcune persone sono cosi frustrate e stanno male, non hanno un vero scopo nella vita e la prospettiva di un amore eterno, e quando una persona sta male non riesce ad avere una bella relazione con gli altri, non è gentile con gli altri e diventa nervoso. E per questo che il devoto deve essere così fiducioso di Krishna, sa che Krishna si prende cura di noi e si prende cura di quella persona con amore, e che Lui ha tanto amore verso quella persona e verso di noi. Dobbiamo avere questa fiducia, che Krishna ha tanto affetto verso di noi e verso tutti, così che anche noi trasmettiamo questo affetto agli altri, perché siamo proprio noi in quel momento che dobbiamo dare qualcosa di positivo a quella persona, dobbiamo semplicemente esprimere quell’affetto, ma non con tante parole, perché la gente non vuole ascoltare, non vuol capire, non è pronta a capire, e anche noi a volte ancora non abbiamo sviluppato questa fiducia basilare. Non serve avere un amore perfetto per Dio per essere amorevoli verso gli altri. Bisogna semplicemente avere una fiducia completa che Krishna è il nostro migliore amico, ed è il migliore amico di tutti, è il proprietario di ogni cosa e vede ogni cosa, e questa comprensione è sufficiente per poter trasmettere tanto a un altra persona. Dargli fiducia, tranquillità e affetto, ma senza il falso ego che ci fa pensare: “Sono io che devo insegnare tutto a questa persona”. Certo tutto questo non è facile, ma è qualcosa di basilare da praticare e ci premia moltissimo facendoci diventare veramente felici.

Vaisnavalife staff