Nella cultura vedica, i deva e Dio stesso forniscono tutto il necessario per vivere a chi svolge una vita semplice in contatto con la natura, lavorando la terra, proteggendo le mucche e glorificando il Signore.

Un’alternativa alla moderna civiltà dei mattatoi

Un’antica e valida alternativa alla moderna civiltà dei mattatoi è l’avere una comunità basata sul lavoro agricolo che vive in modo semplice coltivando un pensiero elevato.

È possibile vivere confortevolmente una vita semplice e in armonia con la natura. Tutto ciò che è richiesto è un po’ di terra, delle mucche e dei cereali. Una volta soddisfatte queste tre condizioni, possiamo ottenere tutto ciò che ci necessita per condurre una vita semplice. Una vita semplice non significa una vita disagiata ed è una alternativa alla vita frenetica di città.

E’ strano vedere che nella nostra società dove la tecnologia è così avanzata, nonostante ci siano tanti metodi per risparmiare tempo, sembra che la maggior parte della gente non abbia tempo libero per fare qualcosa che non sia mangiare, dormire e lavorare.

Molte persone usano la maggior parte del loro tempo per raggiungere il posto di lavoro, facendo un lavoro che non li soddisfa, solo per pagare le imposte. Se c’è un po’ di tempo libero, l’alternativa è il bar, la televisione, i social media, oppure prendere delle droghe per svagarsi; queste sembrano essere le migliori attività da svolgere.

In una comunità agricola basata su una vita semplice e un alto pensare, non ci sono bollette da pagare, tutto può essere prodotto dalla terra senza nessun costo. Se è richiesto del denaro, la produzione in eccesso può essere venduta nel mercato. Se si conduce una vita a scopo spirituale non c’è necessità di droghe o di televisione, e i residenti della comunità saranno pacifici e felici.

Vita semplice significa essere impegnati in attività come l’aratura dei campi e la mungitura delle mucche per tre o quattro ore durante la giornata e, nel tempo rimanente, è possibile studiare le scritture, ponderare il significato della vita svolgendo molte altre attività culturali.

Queste comunità agricole sono il posto ideale per artisti, artigiani, letterati e musicisti. Lo scopo della vita umana come è rivelato nelle scritture vediche è quello di porci domande riguardo al significato della vita: “Chi sono io? Cos’è la vita? Perché sono in questo mondo? Perché sto soffrendo? Quale è lo scopo della vita?” Sfortunatamente il moderno stile di vita altamente tecnologico non permette di avere il tempo per porci queste domande e il risultato è che oggi la maggior parte delle persone stanno sprecando la loro vita, cercando di ottenere sempre più facilitazioni per il piacere dei sensi.

Le comunità agricole, basate sul condurre una vita semplice coltivando un pensiero elevato, provvedono uno stile di vita alternativo, avendo tempo a disposizione per porsi domande sul significato della vita.

Una soluzione al problema della disoccupazione

La tecnologia ci ha permesso di costruire trattori e computer, tuttavia ha fallito nel fornire posti di lavoro alle persone disoccupate dovuto a queste “meraviglie”. Ci sono certamente molte nuove opportunità nel campo tecnologico per i tecnici più intelligenti, tuttavia, non tutti sono così intelligenti.

Ogni persona ha diverse abilità a diversi livelli. Una società giusta dovrebbe provvedere a tutti dei lavori adatti alle loro tendenze e abilità. La tecnologia ha abolito la maggior parte dei lavori manuali, lavori di ufficio e lavori agricoli, questo significa che sono aumentati i disoccupati o coloro che lavorano non stanno esattamente lavorando secondo le loro capacità. Una certa percentuale di giovani è ora disoccupata. Ma anche tra coloro che sono impiegati, molti di loro sono sfruttati in lavori come cassieri di supermercato, al punto di essere scartati quando diventano troppo vecchi.

Le comunità basate sul vivere semplice con un pensiero elevato provvedono a una soluzione pratica per questa generazione in difficoltà, dando loro l’opportunità di impegnarsi in lavori validi, secondo le loro capacità. Dando loro la capacità di riguadagnare la loro dignità e uno scopo di vita.

Nella cultura cristiana, Sant’Isidoro e sua moglie Maria ricevono aiuto dagli angeli nel loro lavoro agricolo.

Dio ha fatto la campagna, l’uomo ha fatto la città

La campagna e le foreste sono nell’influenza della virtù e quindi provvedono un’atmosfera perfetta per coloro che sono interessati a sviluppare l’aspetto spirituale della vita. C’è una pace nella campagna che un cittadino non può nemmeno sognare. La vita di città è sotto l’influenza della passione e dell’ignoranza, e vivendo in un tale luogo si diventa passionevoli e ignoranti.

Sebbene ne esistano già centinaia, c’è un urgente necessità di stabilire sempre maggiori comunità che basano la loro vita su una vita semplice e un pensiero elevato per dare la possibilità alla gente di prendere, al meno momentaneamente, un break da un ambiente inquinato e pieno di stress. Anche se essi vivono una settimana o solo un fine settimana in queste comunità, saranno beneficiati.

Delle mucche, della terra e una riserva di cereali, sono tutto il necessario per una vita confortevole. Nonostante tutto ciò che sta succedendo nel mondo, le mucche saranno munte, la terra sarà coltivata con l’aiuto dei buoi e cibi deliziosi possono essere preparati con i prodotti del latte e i cereali.

L’uomo d’affari con un grande conto in banca e una fabbrica di dadi e bulloni, non può nutrirsi di dadi e bulloni e a ogni momento la sua fortuna nella banca può diventare inutile. In contrasto la vita semplice e il pensiero elevato di un contadino con mucche, cereali e terra ha una ricchezza reale, pratica che non sarà persa nei tempi di crisi economica.

Le mucche e la pace nel mondo

Noi possiamo aspettarci la pace solo quando le mucche ritorneranno alla stalla dopo il pascolo. Noi possiamo vivere in pace solo quando lasciamo gli altri esseri viventi vivere in pace. Se non vogliamo dare la pace, non ci sarà garanzia per la nostra pace. Coloro che con clamore desiderano la pace dovrebbero sapere che gli animali hanno diritto di esistere nella creazione di Dio quanto noi ne abbiamo diritto. Le azioni sbagliate degli uomini non devono diminuire i diritti degli animali.

Srila Prabhupada spiega: “Il toro è l’emblema dei principi morali e la mucca rappresenta la terra. Quando il toro e la mucca sono felici, possiamo capire che la popolazione nel mondo è felice. La ragione è che il toro aiuta nella produzione dei cereali e la mucca dona il suo latte che è un insieme di valori nutritivi miracolosi. La società umana quindi dovrebbe mantenere questi due importanti animali con cura così che essi possano andare ovunque allegri e contenti. Al momento presente, in questa età di Kali, la mucca e il toro sono macellati e diventano il cibo di una classe di uomini che non conoscono la cultura brahminica. Il toro e la mucca possono essere protetti per il bene della società umana semplicemente diffondendo la cultura brahminica come la più elevata perfezione culturale. Mediante lo sviluppo di questa cultura, viene sostenuta la moralità sociale, mentre la prosperità e la pace vengono anch’essa ottenute senza altri sforzi.” (Srimad Bhagavatam 1.16.18)

Srila Prabhupada inoltre dice: “Un altro sintomo dell’età di Kali è la condizione sofferente della mucca. Mungere la mucca significa estrarre i principi religiosi in forma liquida. I grandi rishi e muni (saggi e filosofi) vivevano solamente nutrendosi di latte. Srila Sukadeva Goswami visitava le case dei capifamiglia durante la mungitura e riceveva una piccola quantità di latte. Fino a cinquant’anni fa, nessuno negava a un sadhu un po’ di latte. Ogni capofamiglia donava latte come se fosse acqua. Per gli aderenti ai principi vedici, è dovere di ogni capofamiglia avere mucche e buoi. Non solo per ottenere del latte, ma anche perché in quel modo si sostengono i principi della religione. Per loro, l’adorazione delle mucche è un principio religioso simile al rispetto per i brahmana. Il latte della mucca è richiesto per il fuoco sacrificale, e mediante il compimento dei sacrifici, il capofamiglia può diventare felice. Il vitello, non solo è bello da vedere, ma dà piacere alla mucca in modo che ella produce una grande quantità di latte. Purtroppo, in Kali Yuga, i vitelli sono separati dalle mucche appena nati, per degli scopi che non possono essere riportati nelle pagine dello Srimad bhagavatam. Il sudra mungitore munge la mucca in modo artificiale, e quando non c’è più latte, la mucca è mandata al mattatoio. Queste attività sono atti peccaminosi molto gravi e sono responsabili di tutti i problemi della società moderna. La gente non si rende conto di ciò che sta facendo per lo sviluppo economico. L’influenza di Kali li manterrà nell’oscurità dell’ignoranza. Oltre i loro sforzi per cercare la pace e la prosperità, essi dovrebbero fare in modo che le mucche e i tori siano felici in ogni circostanza. La gente sciocca non sa come ottenere la felicità rendendo le mucche e i buoi felici. Ma questa è una legge della natura. Accettiamo questo da un libro autorevole come lo Srimad Bhagavatam, e adottiamo questo principio per una felicità completa dell’umanità.” (Srimad Bhagavatam 1.17.3)

Srila Prabhupada continua ulteriormente: “I panca-gavya, i cinque prodotti donati dalla mucca, cioè latte, yogurt, ghi, sterco, urina, sono necessari in tutte le cerimonie rituali compiute in accordo ai veda. Poiché l’urina e lo sterco della mucca sono elementi puri, possiamo solo immaginare quanto la mucca sia importante per la civiltà umana. Quindi, Krishna, Dio la Persona Suprema, sostiene go-raksya, la protezione delle mucche. L’uomo civilizzato che segue il sistema del varnashrama, specialmente coloro che appartengono al varna dei vaishya, e s’impegnano nell’agricoltura e nel commercio, devono proteggere le mucche. Sfortunatamente, le persone  di kali yuga sono mandah, cattivi e sumanda-matayah, fuorviati da falsi concetti di vita, stanno uccidendo milioni di mucche. Quindi essi mancano di coscienza spirituale, e la natura li disturba in molti modi. Specialmente con malattie incurabili come il cancro, e con frequenti guerre fra le nazioni. Finché la società umana permetterà che le mucche siano uccise con regolarità nei mattatoi, non ci potrà essere né pace né prosperità.” (Srimad Bhagavatam, 8.8.11)

om tat sat

(Serie di articoli tradotti e compilati da Vasudeva Datta das, sulla base di ricerche esposte dal Dott. Sahadeva dasa – Sanjay Shah – nei suoi libri, reperibili in lingua inglese sul sito www.cowism.com)