Nel marzo 2010 Radhanath Swami chiese a un gruppo di giovani di trasferirsi dal tempio ISKCON di Sri Sri Radha-Gopinatha di Mumbai al Govardhana Eco Village (GEV), che si trova a 108 chilometri da Mumbai per sviluppare un progetto agricolo. Alcuni di questi giovani erano suoi discepoli, altri lo sarebbero diventati. Era suo ardente desiderio realizzare il sogno del suo amato maestro, Srila Prabhupada, di sviluppare una comunità agricola centrata su dei principi spirituali.

Poi nel dicembre 2010, prima di partire per un pellegrinaggio nel quale guidava un numeroso gruppo di discepoli, disse loro: 

Mentre siete qui, io pregherò per voi durante il pellegrinaggio. Noi visiteremo dei luoghi santi e voi creerete un luogo santo.

La prima comunità agricola della ISKCON si trova in Virginia Occidentale, negli USA. Srila Prabhupada la visitò per la prima volta il 21 maggio 1969. La sua idea era di renderla una replica di Vrindavana.

In una lettera ad Hayagriva Dasa (nel marzo 1968), Srila Prabhupada scrisse:

Sono così felice di sapere che un gentiluomo aprirà un ashram in Virginia occidentale e si è assicurato un tratto di terra grande 320 acri, vorrei che questo terreno potesse essere trasformato in Nuova Vrindavana. Ci sono Nuova York, la Nuova Inghilterra e così tanti “nuovi” duplicati di paesi europei negli Stati Uniti; perché non importare Nuova Vrindavana nel vostro paese?

Tra il 1968 e il 1973, nelle lettere ad Hayagriva, a Kirtanananda Swami e ad altri discepoli, Srila Prabhupada aveva condiviso con loro la sua visione di Nuova Vrindavana e ne aveva sottolineato gli aspetti fondamentali: la protezione della mucca, l’agricoltura, una vita di villaggio basata sulla semplicità, e che fosse un luogo di pellegrinaggio (una replica di Vrindavana), un luogo di apprendimento superiore, e in definitiva un luogo in cui le persone potesserò sviluppare il loro amore per Krishna.

Uno dei principi dell’ISKCON che Srila Prabhupada aveva elencato nel suo atto di fondazione era quello di “Costruire per i membri e la società un luogo santo dedicato ai divertimenti e alla personalità di Krishna”.

Per decenni Radhanath Swami ha desiderato ardentemente di soddisfare il desiderio di Srila Prabhupada e ha ispirato i devoti dell’ISKCON di Chowpatty (Mumbai) a muoversi in quella direzione.

Per esprimere il suo entusiasmo e per sottolineare l’urgenza del progetto, nel 2009 Radhanath Swami sottolineò:

Ora la nostra priorità è lo sviluppo delle comunità agricole. Vogliamo impegnare i nostri migliori uomini e le nostre migliori risorse per sviluppare questa comunità in un luogo meraviglioso dove possiamo dimostrare a tutto il mondo l’importanza di proteggere le mucche e di vivere in rispetto e in armonia con Madre Terra.

Voleva che il progetto fosse ecologico, e spiegò che questo significava vivere in armonia con la natura e di come Krishna vuole che viviamo, sia materialmente che spiritualmente, nel rispetto di Madre Terra, Bhumi Devi, consorte di Varahadeva.

È Lakshmi stessa e dobbiamo onorarla e vivere in modo da reintegrare le sue risorse anziché sfruttarle. Dobbiamo usare qualunque risorsa ci dia, per sua grazia, per il servizio di Vishnu.

L’eco-villaggio è situato nella rigogliosa catena montuosa del Sahyadri, nei pressi del fiume Vaitarna nello stato indiano del Maharashtra. Ha una superficie di 140 acri, ed è sede di numerose iniziative eco-compatibili.

Sanat-kumara Das, responsabile dello sviluppo rurale e copresidente dell’ISKCON di Chowpatty, Rupa Raghunatha Das, Sri Nandanandana Das e Venudhari Das si sono trasferiti lì nel 2003. Questi pionieri hanno avviato varie iniziative che hanno ottenuto dei progressi costanti, tra cui l’agricoltura biologica, la protezione delle mucche, la diffusione del sapere spirituale nei villaggi, un orfanotrofio e una scuola per i per bambini disagiati.

Nel 2009 il GEV ha iniziato a concentrarsi sullo sviluppo di un area per ritiri spirituali. Gauranga Das e Vasudeva Das, hanno iniziato la ricerca in vari eco-villaggi in India e hanno scoperto un tipo di tecnologia eco-compatibile e hanno costruito le prime abitazioni.

Nel giugno 2010, su richiesta di Radhanath Swami, quindici giovani brahmachari si sono trasferiti al villaggio e hanno iniziato lo sviluppo su vasta scala di varie strutture che hanno incluso un centro ayurvedico, una struttura di accoglienza, un luogo adibito alle assemblee spirituali, delle sale per seminari e delle sale conferenze. Devarshi Narada Das e Sarvatma Hari Das hanno coordinato gran parte delle costruzioni.

L’eco-villaggio unisce in un modo veramente unico gli antichi principi della saggezza vedica che propongono una vita umana ideale e le moderne tecnologie sostenibili per creare una vibrante eco-comunità spirituale. In questo modo esso cerca di essere un modello del principio di “vita semplice e pensiero elevato”.

Sanat-kumara Das: “Srila Prabhupada, era lungimirante e aveva previsto lo squilibrio ambientale che sarebbe avvenuto nei decenni a venire e aveva immaginato che le comunità agricole potessero essere degli efficaci strumenti di sensibilizzazione. Moltre persone che non visitano volentieri un tempio sono spesso attratte a visitare una comunità agricola e possono avere l’opportunità di entrare in contatto con la saggezza spirituale.”

Cura degli animali

Nel GEV vivono felici circa 108 mucche e tori, con alcune capre, pecore, asini e cani, curati con amore dai devoti, in particolar modo da Sri Nandanandana Das.

Radhanath Swami:

La protezione della mucca è il fondamento di quello che vogliamo proporre. Protezione della mucca non vuol dire solo non uccidere le mucche, ma renderle felici dal momento in cui nascono fino a quando lasciano il corpo in modo naturale.

Per attuare questi principi, è stata costruita una magnifica goshala, con una serie di strutture per le mucche.

Agricoltura biologica

Il team guidato da Sanat-kumara Das si impegna a proporre un modello di coltivazione rispettoso dell’ambiente che utilizza sia tecnologie innovative che tradizionali, tra cui la rotazione delle colture e l’utilizzo di fertilizzanti privi di sostanze chimiche. Il vivaio vanta centinaia di varietà floreali.

Conservazione dell’acqua e gestione dei rifiuti

La conservazione dell’acqua comporta la raccolta dell’acqua piovana. Protezione delle acque significa fare in modo che le falde acquifere sotterranee non vengano contaminate dalle acque nere. Dopo un’accurata indagine idrogeologica, i tecnici del GEV ha identificato le ubicazioni dei corpi idrici e utilizzato delle tecnologie di gestione delle acque. L’impianto di biotecnologia del suolo processa giornalmente fino a trentamila litri di liquami e ricicla fino a dieci milioni di litri di acqua all’anno.

Per tutti questi sforzi, diretti da Gauranga Das, Vasudeva Das e Ganga Narayana Das, il GEV ha vinto numerosi premi anche a livello internazionale.

Vasudeva das:

Dopo essere riusciti a riciclare dell’acqua al cento per cento, ora vorremmo concentrarci sulla raccolta di ogni goccia d’acqua che cade qui. Stiamo anche pianificando di raddoppiare la produzione di elettricità solare.

Programmi esterni

Rupa Raghunatha Das organizza regolarmente dei programmi spirituali in oltre cinquanta villaggi limitrofi. Centinaia di abitanti dei villaggi hanno appreso la bhakti e hanno visitato il centro spirituale durante Janmastami e il festival del Rathayatra.

Istruzione

Il GEV offre una formazione sistematica delle Scritture della bhakti grazie a corsi a tempo pieno, part-time e online e varie pubblicazioni, come la serie Subodhini (www.vidyapitha.in). 

Si tengono anche corsi regolari per agricoltori, insegnanti di yoga e corsi di inglese e marathi per i bambini delle aree rurali.

Sviluppo rurale

Il GEV assiste e ispira gli agricoltori locali a dedicarsi all’agricoltura biologica e oltre che utilizzare un’agricoltura senza sostanze chimiche, gli agricoltori apprendono anche la coscienza di Krishna.

Il GEV è inoltre attivo nel valorizzare le donne, nell’assistenza sanitaria nelle aree rurali e nella distribuzione di cibo gratuito a circa trentamila bambini in età scolare.

Altri importanti progetti includono l’energia solare e la produzione di prodotti naturali e della mucca con il marchio Eco Oasis.

Il 14 aprile 2014, è stato inaugurato un bellissimo tempio in pietra con le divinità di Sri Sri Radha Vrindavana Behari. Vrindavana-Behari è un nome di Krishna che denota il suo trascendentale giocoso vagare nelle foreste di Vrindavana con i suoi amici più intimi, in particolare Srimati Radharani, la personificazione della devozione.

Mahabhagavata Das ha avuto un grande ruolo nel modellare le squisite forme di Sri Sri Radha Vrindavana-Behari. Ha disegnato gli schizzi su carta e ha dato loro le loro forme finali, incluse le loro espressioni e le proporzioni precise delle loro membra, ha poi diretto gli scultori di Jaipur.

Un altro artista, Anupama Gauranga Das, ha coordinato la scultura delle pietre del tempio. Manamohana Das ha progettato le elaborate sculture degli incredibili altari in legno delle divinità e di Srila Prabhupada, e ha anche progettato la grande sala circolare del tempio. E con l’impegno di molti devoti, guidati in modo esperto da Gauranga Das, in meno di un anno è stato costruito un magnifico tempio in pietra alto circa 10 metri.

Il tempio è un esempio di quanto sia ricca la tradizione architettonica indiana. Esperti architetti del Rajasthan hanno progettato il tempio e un architetto di Bayana, una cittadina nei pressi di Bharatpur, ne ha scolpito le pietre. Degli esperti artigiani dell’Orissa hanno modellato le sculture delle pareti esterne che raffigurano delle scene rilevanti tratte dai dodici canti dello Srimad-Bhagavatam e dai passatempi che Krishna compie a Vrindavana. Girando intorno al tempio, ci si anima e si illumina nel vedere e poter discutere di questi passatempi eterni scolpiti nella pietra.

Un’altra caratteristica interessante del tempio è un’enorme pietra scolpita che è posizionata come tettoia all’ingresso del tempio. Ha la forma della chandrika di Srimati Radharani, un ornamento a forma di mezzaluna che ella indossa sul capo. Pesa cinque tonnellate e dieci persone hanno impiegato sei mesi per scolpire in modo elaborato gli anelli tipici della chandrika su di essa. È stata collocata in quella posizione dopo l’inaugurazione del tempio. Secondo lo Shilpa Shastra (i testi dell’architettura vedica), quest’opera viene definita kalpa-vriksha, un albero del mondo spirituale che soddisfa tutti i desideri.

Nel 2016, due anni dopo l’inaugurazione del tempio, è stata installata una divinità in marmo bianco di Sri Sri Gauranga accanto a quelle di Sri Sri Radha Vrindavana-Behari. Le divinità sono adorate con devozione dai devoti con eccellenti prodotti naturali e tutti i principali festival Vaishnava sono celebrati in modo grandioso. È un’esperienza incredibile per i visitatori avere il darshana delle divinità splendidamente decorate con i fiori della foresta.

L’ambiente è carico di vibrazioni spirituali ed è una replica del villaggio di Vrindavana. La foresta di Vrindavana è il cuore dell’eco-villaggio. Per circa quattro decenni, Radhanath Swami aveva desiderato ardentemente ricreare Vrindavana:

La foresta di Vrindavana dell’ecovillaggio di Govardhan è un luogo in cui assorbirci nel ricordo dell’originale Vrindavana, con un sentimento di separazione.

Con le dodici foreste principali di Vrindavana, i suoi nove templi principali, il fiume Yamuna, la collina di Govardhana, molti diorama che raffigurano vari passatempi di Krishna, e il Vraja-parikrama che si tiene specialmente nel mese di Karttika, questa replica di Vrindavana offre ai suoi visitatori un’esperienza spirituale senza precedenti.

La foresta di Vrindavana include delle versioni ridotte dei principali templi di Vrindavana: Radha-Govindaji, Radha Madana-Gopala, Radha Ramana, Radha Syamasundara, Radha Damodara, Radha Gokulananda e Radha Gopinatha. Le dimensioni di questi templi sono state meticolosamente elaborate da Mahabhagavata Das e dal suo team, e la loro costruzione è stata supervisionata da Anupama Gauranga e Braja Govinda Das. Lo splendido paesaggio è stato supervisionato da Aloka Nimai Das e Madhava Gaura Das.

Successivamente, sono stati costruti Sriji Mandir di Varsana e Nanda Bhavan di Nandagram. Il tempio di Sriji offre una prospettiva affascinante del Monte Kohoj e la sua corte interna crea un ambiente di perfetta tranquillità per il satsanga [incontri con i saggi] e i kirtan. Delle grandi foto delle Divinità originali di Vrindavana sono state collocate in questi templi e ogni giorno vengono offerti gli aratik e il cibo.

All’interno del tempio di Radha Damodara vi sono delle repliche della stanza e della cucina di Srila Prabhupada. Vi sono anche il bhajana-kutir e il samadhi di Srila Rupa Goswami.

Vi sono anche templi più piccoli in pietra e in legno come quelli di Kushalbihariji, Man-mandir, Mor-kutir, Gopeshvara Mahadeva, Banke-Behari, Radha-Vallabha e altri, insieme ai samadhi di vari acharya vaishnava.

In molte aree vi sono posti a sedere naturali in modo che i visitatori possano incontrarsi, parlare tra di loro, pregare e meditare.

Al tramonto l’incantevole fiume Yamuna a Keshi-ghata attira residenti e visitatori per un aratik quotidiano. Durante questi aratik si canta la Yamunashtakam, un inno devozionale di Srila Rupa Goswami che glorifica il fiume Yamuna. In questa Yamuna, Sri Sri Radha Ban-Behari, le divinità piccole del tempio principale vengono portate sull’acqua per una festa trascendentale.

La collina Govardhana è stata realizzata assemblando centinaia di enormi massi, molti dei quali del peso di oltre cinque tonnellate. Intorno alla collina ci sono vari luoghi santi come Aniyor-kshetra, Govinda-kunda, Madhavendra Puri Baithak, Apsara-kunda, Naval-kunda, Lota-baba Mandir, Vallabhacharya Baithak, Surabhi-kunda, Manasa Ganga, Harideva Mandir, Raghunatha Samadas , Radha-kunda e Syama-kunda. Sulle rive del Radha-kunda viene adorata una shila dell’originale collina Govardhana.

Durante Govardhana Puja vengono cucinate centinaia di preparazioni che vengono offerte con amore a Giriraja (Govardhana) mentre centinaia di devoti offrono delle preghiere attorno alla collina. Sulle rive del Syama-kunda si trovano dei piccoli monumenti in onore di vaishnava scomparsi di recente.

La foresta di Vrindavana, con i suoi templi in pietra, i sentieri di sabbia, gli alberi in fiore, i riposanti corsi d’acqua e gli uccelli che cinguettano dolcemente tra gli alberi, tocca il cuore dei visitatori e lascia in loro un’impressione positiva molto profonda. I devoti portano ogni giorno le persone nella foresta di Vrindavana e poi tengono dei ritiri spirituali durante i fine settimana, durante i festival e i periodi di vacanza. Gli yajna quotidiani vengono condotti nello yajna-shala.

Nel 1997, quando Radhanath Swami era membro GBC per Nuova Vrindavana, la prima cosa che volle fu costruire un tempio di Madana-Mohana.

“Sono diventato devoto a Vrindavana”, ha ricordato un giorno. “Quando ero a Nuova Vrindavana, temevo seriamente di dimenticare le mie esperienze a Vrindavana, che per me erano così profondamente sacre. Quindi per nove anni, ogni singolo giorno, prima di mangiare, mi recavo al Vrindavan parikrama per venti minuti in meditazione. Volevo ricordare la mia vita a Vrindavana in ogni luogo mi trovassi. Mi vedevo in piedi accanto alla Yamuna e offrivo i miei omaggi al tempio di Madana-mohana.”

Nel 1999 Radhanath Swami chiese a uno dei suoi discepoli, Jaya Gopala Das di Pune, che allora era studente di ingegneria civile, di studiare le antiche strutture in pietra. Radhanath Swami voleva una replica di grandezza naturale dell’originale tempio di Madana-Mohana da poter costruire al GEV. Jaya Gopala realizzò il progetto dettagliato dell’originale tempio di Madana-Mohana che fu utilizzato per costruire il tempio del GEV.

Le fondamenta del tempio sono profonde più di 5 metri. Sono state portate delle enormi pietre rosse scolpite dal team di Indra Acharya di Bayana. Montare delle pietre dal peso di alcune tonnellate ciascuna per costruire un monumento alto più di 30 metri non è un compito facile. Ci sono voluti mesi di lavoro con delle gru e altre attrezzature pesanti.

Braja Govinda, che ha coordinato e supervisionato la costruzione, condivide la sua esperienza:

Con l’aumentare dell’altezza, aumentava la difficoltà nel trasportare i massi. Le impalcature intorno alla struttura dovevano essere molto robuste. Ma per grazia di Madana-mohanaji e le preghiere di Radhanath Swami, l’intera costruzione è andata bene senza incidenti rilevanti.

Mentre il tempio a poco a poco si stava preparando per assomigliare alla sua controparte originale, Mahabhagavata e il suo team hanno fatto ricerche per replicare le divinità originali Madana-mohana, che ora sono venerate a Karoli, in Rajasthan. A Karoli ha incontrato dei giornalisti, degli scrittori, dei responsabili e dei custodi del tempio, e anche delle persone locali, ma nessuno aveva una minima idea delle misure delle divinità, dal momento che nessuna fotografia è consentita all’interno del tempio. Alla fine, il direttore del tempio nominò Sriman Anup Chakravarti, il sacerdote responsabile del tempio, come persona di contatto per il team di ricerca. Con il suo gentile aiuto si è potuto avere un’idea delle forme originali di Radha Madana-mohanaji e Lalita Devi. Così dopo alcune prove e tentativi, a Mahabalipuram, nello stato del Tamil Nadu è stata scolpita una divinità in marmo nero di Madana-mohana e le divinità in ottone di Srimati Radharani e di Srimati Lalita Devi sono state forgiate a Kumbakonam, sempre nel Tamil Nadu.

Il magnifico tempio è stato inaugurato il 25 gennaio 2019. Si trova tra il tempio di Radha Vrindavana-Behari e la foresta di Vrindavana, su una collina coperta di erba che ricorda Dvadashaditya Tila a Vrindavana, il luogo originale del tempio. Da lì a oriente si gode una vista meravigliosa del Monte Kohoj. Tra campi, foreste e un’atmosfera di villaggio, il tempio incanta il cuore di devoti e visitatori.
Anup Chakravati, il sacerdote di Madana-mohana a Karoli, disse a Radhanath Swami:

Le divinità Madana-mohana sono a Karoli e il tempio Madana-mohana si trova a Vrindavana. L’eco-village Govardhana li hai riuniti.

Il GEV è un’offerta fatta con amore a Srila Prabhupada da Radhanath Swami e dai suoi discepoli. Il progetto non si sarebbe mai sviluppato in così breve tempo senza il puro desiderio e le benedizioni dei vaishnava e del generoso contributo di molti devoti della congregazione dell’ISKCON di Chowpatty. E i suoi progressi non sarebbero stati possibili senza il generoso supporto dei devoti residenti di GEV.

Situato nel grembo di madre natura, circondato da montagne, con il fiume Vaitarna che scorre nelle vicinanze, il Govardhan EcoVillage offre un ambiente ideale per vivere la dolcezza del bhakti-yoga. Il GEV ha ricevuto decine di onoreficenze, ha ospitato centinaia di eventi e sta attraendo migliaia di visitatori ogni anno.

(Tratto da un articolo di Gauranga Darshana Das sulla rivista Back To Godhead)