L’alimentazione vegetariana riduce il rischio di Covid-19 da moderato a grave fino al 73% e una dieta a base di pesce a riduce il rischio del 59%.

Dei precedenti studi hanno mostrato un legame tra alimentazione e gravità e durata di un’infezione da Covid-19, che il gruppo di ricerca ha voluto esaminare in modo più dettagliato.

Basandosi su un sondaggio di 2.884 medici e infermieri esposti al virus tra luglio e settembre 2020, il team della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora, nel Maryland, ha esaminato la loro alimentazione e la gravità del Covid-19. Il sondaggio ha richiesto informazioni su dieta, storia medica e casi di Covid-19, rivelando il notevole legame tra il fatto di evitare la carne e riduzione di rischio di coronavirus in forma grave.

Un’alimentazione vegetariana può abbassare i livelli di colesterolo

Secondo delle analisi condotte da quasi 50 studi, i ricercatori hanno scoperto che un’alimentazione a base vegetale riduce il colesterolo. I vegetariani generalmente mangiano più verdure, frutta e frutta secca, il che significa che hanno un minore apporto di grassi saturi. Questi alimenti sono naturalmente ricchi di componenti come fibre solubili, proteine ​​della soia e steroli vegetali (un colesterolo presente nelle piante), che abbassano il colesterolo. La ricerca, guidata dal dottor Yoko Yokoyama, della Keio University di Fujisawa, ha scoperto che i vegetariani avevano 29,2 milligrammi in meno di colesterolo totale per decilitro (un decimo di litro) rispetto a chi si nutre di carne.

I volontari coinvolti nell’indagine durante la pandemia hanno contratto la SARS-CO-v2, il virus responsabile dell’infezione da Covid-19 ed erano presenti in Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti e facevano tutti parte della rete di ricerche di mercato Survey Healthcare Globus.

I ricercatori hanno utilizzato questi dati per identificare il personale medico, medici e infermieri, che a causa del loro lavoro erano ad alto rischio di infezione da COVID-19. Il loro sondaggio ha anche raccolto informazioni sulla loro abitudini di vita, la loro storia medica e se facevano uso di farmaci.

I ricercatori hanno esplorato tre tipi di alimentazione: a base vegetale che è più ricca di verdure, a base di pesce e una povera di carboidrati e ricca di proteine.

Dei volontari coinvolti nel sondaggio, 568 hanno dichiarato di avere sintomi di Covid-19 o nessun sintomo, ma di essere stati positivi al tampone e altri 2.316 hanno affermato di non aver avuto sintomi o di essere risultati positivi.

Tra i 568 casi, 138 medici hanno affermato di avere un’infezione da Covid-19 da moderata a grave e i restanti 430 hanno affermato di avere un’infezione da molto lieve a lieve.

Il team ha quindi preso in considerazione diverse variabili importanti, tra cui età, specialità medica e stili di vita, come il fumo e i livelli di attività fisica.

Hanno scoperto che tra chi aveva preso parte al sondaggio, i vegetariani o chi si nutriva di pesce avevano delle probabilità significativamente inferiori rispetto a chi si nutriva di carne di sviluppare una grave forma di Covid.

A confronto, chi seguiva una dieta povera di carboidrati e ricca di proteine ​​aveva quattro volte più probabilità di sviluppare un’infezione da moderata a grave rispetto ai vegetariani.

Questo significa che essere vegetariani aumenta le probabilità di evitare di contrarre in modo grave il Covid-19.

“I nostri risultati suggeriscono che un’alimentazione sana e ricca di cibi nutrienti può essere presa in considerazione per proteggerci contro le forme gravi di COVID-19, una dieta di alta qualità è importante per sviluppare una risposta immunitaria adeguata, che a sua volta può influenzare la suscettibilità alle infezioni e la loro gravità.”

Ryan Morrison (Daily Mail)