Le buone qualità sono come frutti dolci e maturi…ci fanno bene, fanno star bene gli altri e sono care a Krishna, Dio la Persona suprema

Generosità

La parola generosità deriva dalla parola latina generosus, che significa “di nascita nobile”. La radice latina gener significa “parente”. E’ la stessa radice dei termini gente, gene, genitore, genere, generare, gentile, genealogia e genio.

La generosità è una virtù che si esprime con l’altruismo e la solidarietà. La persona generosa ha dei sentimenti nobili, ha e dà agli altri, pensa al bene degli altri e si dà agli altri.

L’essere generoso implica il concetto di dare e anche di creare. Sia che si tratti dell’atto di essere generoso nel dare, o dell’atto di generare qualcuno (dare alla luce), la persona generosa dà o genera qualcosa di positivo.

Il termine sanscrito audarya si traduce con magnanimità o generosità e si riferisce a una persona che elargisce benedizioni e amore agli altri.

Sri Caitanya Mahaprabhu incarna questa qualità in molti modi: ha introdotto il metodo più semplice di realizzazione spirituale nell’era di Kali: il canto dei santi nomi del Signore.

Il Signore Caitanya è stato definito Patita pavana, il liberatore delle anime più cadute, ed estende la sua misericordia a tutti, indipendentemente dalle loro azioni passate e dalla loro condizione.

Audarya, rappresenta la sua infinita compassione, la sua generosità, il suo altruismo e il suo desiderio di elevare tutte le anime con il canto dei santi nomi.

Disciplina

Il termine disciplina deriva dal latino e significa insegnamento, è collegata con i termini discepolo, disciplinato e discernere.

La radice del termine disciplina è discere che significa imparare.

Essere disciplinati vuol anche dire che noi comprendiamo i benefici di una certa attività e regoliamo la nostra vita per ottenere quei benefici che desideriamo ottenere.

Il termine disciplina ricorda il termine sanscrito diksha, l’iniziazione spirituale.  In senso più ampio è l’attitudine con la quale viene impartita e trasmessa la conoscenza e che si sviluppa grazie alla relazione tra il maestro e il discepolo. Questa relazione, basata sulla genuinità del guru e sul rispetto, l’impegno, la devozione e l’obbedienza dello studente, è il modo migliore per trasmettere e ricevere la conoscenza, sia spirituale che materiale. Lo studente grazie alla disciplina apprende la conoscenza che il maestro incarna con il suo esempio e la sua conoscenza.

Coraggio

Oggi il termine coraggio viene quasi sempre associato ad azioni eroiche, in guerra e anche in tempo di pace. La persona coraggiosa è quel soldato che compie gesta eroiche o salva una o più persone mettendo a rischio anche la propria vita.

Ma in effetti il termine coraggio è una parola del cuore. Infatti la radice della parola coraggio è cor, il termine latino che indica il cuore. E questo termine nella sua forma originale definisce l’attitudine di parlare con il cuore, di parlare in modo sincero e con dei buoni sentimenti. Ci vuole forza e coraggio ad essere buoni e a dire la verità, e la verità va detta con il cuore, a beneficio di chi ci ascolta.

(fine seconda parte)

Sajjanasraya das