Sono delle immagini e alcune scene del quotidiano di oggi che vengono dal mio andare di paese in paese con una scatola piena di pacchetti di biscotti prasadam…

Lo scenario è cambiato rispetto a molti anni fa, oggi ci sono molti negozi che prima erano sconosciuti come Tatoo, sale Slot, sartorie, rosticcerie, centri ‘benessere’ cinesi, bar gestiti da cinesi e poi barbieri cinesi e kebab, shushi, piadinerie, alimentari etnici indiani e africani, macellerie islamiche, negozi di sigarette elettroniche, tabaccai con i gratta e vinci (sempre gremiti), e in questo periodo dell’anno pasticcerie che vendono biscotti a forma di fantasmini per Halloween e quelli di abbigliamento con in vetrina streghe, ragnatele, scheletri e teschi colorati e poi anche negozi e supermercati interi dedicati (ad alcuni) animali e ora addirittura negozi di gastronomia e di pasticceria per cani e gatti, negozi di alta moda a quattro zampe, dove entro e vedo una grande foto di un gatto in primissimo piano, (ma credo fosse una gatta) con una collana, e vestitini pensati per loro, giacchette, capottini, fiocchetti e nastrini, cappelli e pupazzetti per far divertire i migliori amici dell’uomo; e poi si vedono anche molti veterinari. “Lo sai quante malattie può avere il tuo cane?” “Quanti anni umani gli dai? Vieni da noi per saperlo.” Anche i cani si ammalano, e più di quanto noi potremmo pensare. Una mattina vedo una folla di persone sulla strada davanti a una porta ancora chiusa. “Sarà uno studio medico”. No, era il veterinario, e la decina o più di persone con cani al guinzaglio attendevano l’arrivo del medico.

Un giorno entro in un Pet Store, parlo brevemente con il titolare che prende i biscotti e poi con una cliente, una signora di circa 6O anni che aveva appena acquistato una gran borsata piena di cibo per cani e che con un gran sorriso e tanto entusiasmo mi dice: “Ho speso tanto! ma…prima loro poi noi! Li abbiamo voluti e adesso dobbiamo prendercene cura!” Niente contro i cani o chi li ama, amare i cani e i gatti ha certo un suo valore, ma è anche sintomo di una società dove le relazioni umane e divine si sono veramente impoverite. Altri paesi e città, altri scenari. Sento parlare di aborto, un diritto civile sacrosanto ci dicono; ci medito un po’ sopra e mi metto nei panni di altri che potrebbero dire che oggi abortire è un dovere, perché mettere al mondo un figlio e non riuscire a mantenerlo in modo decente è un crimine. Mentre guido arrivo a un incrocio, giro casualmente la testa e leggo su un muro una scritta in grande fatta con la vernice nera:

“Aborto Eutanasia:
Nessuna vita non è degna di essere vissuta!”

Grazie Krishna! Che bella risposta, e grazie a chi l’ha scritta.

Legnano (MI). Vedo una scritta in grande: ‘Bingo’. Entro e mi trovo davanti una scena mai vista. Una sala immensa piuttosto buia e piena di tavoli, un gran odoraccio di fumo e a ogni tavolo due e tre persone, la sala è gremita di gente ma non si sente una sola parola e tutti sono curiosamente quasi immobili. Che strana atmosfera. In quel silenzio irreale, un altoparlante a voce alta scandisce dei numeri a due cifre in continuazione e una ragazza passa tra i tavoli, da dei foglietti e prende del denaro, 1O, 2O euro e forse di più. Ma cosa stanno facendo qui? Aspettano in totale silenzio i numeri vincenti e sono tutti completamente assorti, guai a parlare, e io non posso fare nulla. Allora mi avvio all’uscita ma per un attimo mi viene il desiderio di voltarmi e dire a quella folla silenziosa: “Ma cosa state facendo qui?! Perché buttate via i vostri soldi e il vostro tempo in questo modo?” Naturalmente mi trattengo.

Eppure trovo che le persone sono brave, la bontà e la gentilezza non manca, quella che manca è la saggezza, il sapere come essere buoni e come fare veramente il bene. Ma anch’io devo ancora imparare molto. E sulla strada, nei negozi e tra le persone scopro che Krishna vuole da noi il massimo dell’onestà e il massimo della gentilezza (e apprezza anche un po’ di umorismo 🙂 ) e che ci premia quando proviamo a mettere in pratica queste qualità.

Ogni persona che incontro è gentile, rispettosa e molto educata, e se non vuole i biscotti, io la saluto con un sorriso.

E sempre, quando cammino, prego in continuazione Krishna e il maestro spirituale per essere gentile e per cercare di dare, più che di prendere dagli altri. Ma, quando perdo questa visione e mi ritrovo nell’indifferenza e nel cercare di prendere invece che dare, subito comincia la loro indifferenza e i loro no. Appena mi vedono: “No, non mi interessa!” Allora mi devo fermare e cerco poi rientrare di nuovo nel sentimento di preghiera, e il cammino poi continua…

 

Sajjana Ashraya dasa 🙂