Sentendo una lezione di Vaisesika Prabhu che ha tenuto recentemente alla comunità di Nuova Mayapur, in Francia, abbiamo preso alcuni appunti. Il tema era il sadhu sanga, la compagnia dei devoti. Un tema veramente essenziale, la chiave per entrare nel meraviglioso edificio della bhakti, l’amore per Dio.

…L’unico nostro rifugio in questo mondo pieno di problemi è la compagnia dei devoti del Signore, e la felicità che cerchiamo tutti viene dalla loro compagnia, dal sadhu sanga.

La compagnia di persone che si dedicano alla vita spirituale è una compagnia di valore e di qualità, ed è la compagnia più positiva che possiamo avere in questo mondo.

L’aspetto più importante e preminente di un sadhu è che parla sempre di Krishna. I sadhu non solo parlano di Dio, ma lo amano e possono dare a tutti la conoscenza filosofica della Verità, e anche amicizia, amore e benedizioni.

I sadhu, i devoti del Signore, cercano di essere gentili e misericordiosi con tutti gli esseri viventi, sono stabili nel loro intento e sono liberi dal desiderio di criticare gli altri proprio perché sono liberi dall’invidia.

Al di là del sapere filosofico, il loro comportamento esemplare è la prova della Verità e della loro devozione a Dio.

Noi siamo tutti influenzati dall’ambiente in cui viviamo e dalle persone che frequentiamo, e il modo di parlare di un sadhu, il suo tono di voce, e come comunica con noi, ci influenzano positivamente. Le sue parole entrano in noi, nella nostra parte più intima, nel nostro cuore, e cambiano la nostra prospettiva e ci liberano da ogni illusione materiale.

Infatti, un aspetto importante è che la fede, sraddha, nasce proprio con la compagnia dei devoti. Negli sastra è detto che anche un solo attimo passato in compagnia dei devoti di Krishna, Dio la persona suprema, è preziosissimo, è un dono impareggiabile perché è proprio da questa compagnia che nasce il desiderio di lasciare i banali e mediocri traguardi di questo mondo materiale e cercare di raggiungere qualcosa di sublime, di nobile e meraviglioso.

Una grande benedizione che possiamo ottenere da un sadhu è che lui o lei ci danno qualcosa da fare, un compito da portare a termine, una missione, un servizio, proprio perché senza servire i puri devoti, i grandi devoti e i bravi devoti, la vita non ha alcun senso e saremo costretti ad ammirare, amare e servire non più delle persone belle e luminose, ma altre persone. I nostri modelli saranno delle persone materialiste, leaders, influencer, capi e dittatori che ci possono promettere tanto, ma invece ci danno solo illusioni, guerre e morte.

Quindi l’unico modo per liberarci dal sentiero della vita materiale, dal traguardo fatto di delusioni di morte, è proprio la compagnia dei devoti del Signore che ci dà fiducia, ci ispira a recitare il santo nome, a pregare, ad ascoltare, a leggere le scritture, a comportarci bene, ci ispira al rispetto, alla gratitudine e all’amore.

E’ importante coltivare la compagnia dei devoti e pregare per averla, non perdere delle opportunità per stare insieme ai sadhu, perché la vita spirituale e il successo spirituale non sono delle imprese solitarie. Noi siamo esseri sociali proprio perché Krishna è il Supremo essere sociale. Krishna infatti non è mai solo. Noi abbiamo bisogno degli altri, del loro aiuto, di consigli, di amicizia e di affetto. Abbiamo bisogno di diventare ed essere delle persone piene di buone qualità, e questo è il bene più prezioso che possiamo fare a noi stessi ed è il bene più prezioso che possiamo portare al mondo.

Sajjana Asraya das