Adempiere al nostro dovere di genitori vuol dire prendersi cura dei bisogni spirituali dei nostri figli.

Come madre di dieci figli, spesso mi viene chiesto: “Come riesci a far fronte alle tue responsabilità familiari e anche fare progresso nella vita spirituale? Quando trovi il tempo di servire Dio? ”

“È una questione di visione”, rispondo. “Mi rendo conto di poter servire Dio prendendomi cura dei miei figli e di mio marito con rispetto e amore.”

Essere madre e moglie é mio dovere e non lo distinguo dal mio servizio a Dio, é il mio servizio a Dio.

Per questo é fondamentale educare i miei figli al servizio di Dio. Come si serve Dio? Lo Srimad-Bhagavatam elenca nove modi principali, che iniziano con ascoltare, parlare e ricordare Dio, per poi progredire verso livelli sempre più profondi di servizio devozionale.

Per i bimbi l’educazione spirituale dovrebbe iniziare presto e le Scritture vediche prescrivono un rito (il garbhadhana-samskara) che crea un ambiente spirituale favorevole al momento del concepimento. Quando ero incinta di ognuno dei miei figli, leggevo le Scritture, ascoltavo della musica e delle conferenze spirituali, recitavo dei mantra, mi nutrivo con del cibo preparato e offerto al Signore, pregavo (molto) e stavo in compagnia di persone spirituali. Partorivo con della musica devozionale in sottofondo. Man mano che i bambini crescevano, tenevamo delle lezioni quotidiane sulla Bhagavad-gita e lo Srimad-Bhagavatam. Ho scelto di insegnare a casa ai miei figli fino a quando non hanno raggiunto la terza elementare. Volevo dare loro, oltre che una buona base accademica, anche una solida base spirituale. Piuttosto che vedere i miei figli come degli impedimenti alla mia vita spirituale, ho pregato di poterli vedere come devoti del Signore per capire che crescendoli con amore, in un’atmosfera spirituale, stavo facendo un servizio gradito a Dio tanto quanto le altre forme di servizio spirituale.

Mentre è vero che crescere figli oggi è difficile, crescere dei figli coscienti di Dio lo è ancora di più. Il solo dare nutrimento, abiti, un luogo in cui vivere, dell’istruzione e soddisfare le altre esigenze fisiche e mentali richiede grandi sforzi. Aggiungete l’impegno e il sostegno necessari per l’educazione spirituale dei bambini e il fatto di essere genitori diventa una straordinaria responsabilità. Ma accettando l’impegno di agire da genitori per conto di Dio, quei genitori dedicati e spiritualmente seri sviluppano delle buone qualità. Dall’interno del cuore, il Signore dà ai genitori sinceri e dedicati l’intelligenza e dei suggerimenti per sapere cosa fare e a chi rivolgersi per chiedere aiuto. Dall’esterno, li guida con il guru, le Scritture, persone anziane come i nonni e altri genitori esperti e persone spiritualmente avanzate.

In tutto il mondo, la maggior parte delle persone religiose o portate  alla spiritualità sono sposate o si sposeranno. La maggior parte di loro avrà dei figli. E tra loro, molti genitori cercano dei modi per crescere dei figli moralmente e spiritualmente coscienti che possano dare un contributo alle comunità nelle quali vivono.

 

La lunga strada verso l’età adulta

A differenza degli animali, i giovani della società umana non crescono rapidamente per avere il loro posto di membri maturi o autosufficienti della loro comunità. I bambini umani hanno una varietà di bisogni a lungo termine che devono essere soddisfatti: bisogni fisici, emotivi, mentali e spirituali. Hanno bisogno di amore, cibo, rifugio, educazione, abbigliamento, svago, protezione e buona compagnia. Da persone dedicate, i genitori spiritualmente consapevoli devono fare ogni sforzo per soddisfare queste esigenze in modo equilibrato. Questa è una parte importante della vita spirituale: prendersi cura o servire i servitori del Signore. Questo fatto non può essere trascurato.

I migliori genitori sono dei buoni esempi per i loro figli, dimostrano il modo di vivere spirituale con le parole e le azioni, sanno che i bambini imparano da quello che vedono e cercano altri genitori o famiglie che si stanno impegnando a far crescere i loro figli coscienti di Dio. In questo modo, creano un sistema di supporto che é molto necessario. “Ci vuole un villaggio per crescere un bambino.” (Antico proverbio africano)

A volte è necessario acquisire delle capacità genitoriali in modo da poter comunicare meglio, risolvere i conflitti, avere degli obiettivi e disciplinare i figli in modo amorevole. L’ottenere queste capacità è anch’esso un servizio devozionale perché ci aiuta a svolgere i nostri compiti di genitore.

La genitorialità cosciente di Dio richiede sacrificio. Ma è un sacrificio d’amore che, come altri tipi di servizio devozionale, può essere gratificante. Allevare bambini premurosi e spiritualmente coscienti è un obiettivo grandioso e prezioso e per raggiungerlo ci vuole un grande impegno.

Nella Bhagavad-gita (9.27), Krishna dice ad Arjuna: “Tutto quello che fai, tutto quello che mangi, tutto quello che offri e dai in carità, così come tutte le austerità che compi, offri ogni cosa a Me.”

L’arma segreta per essere genitori é collegare tutto al servizio di Krishna. Ad esempio, Krishna dichiara nella Bhagavad-gita (14.4): “Io sono il padre che dà il seme.” Quindi, il genitore che cambia i pannolini del suo bambino, può ricordare a se stesso: “Sto cambiando il pannolino di uno dei figli di Dio.” Quando, nonostante siete stanchi, leggete o giocate con vostro figlio o vostra figlia, ricordate a voi stessi che il Signore sta notando come vi state sacrificando per dare gioia a uno dei Suoi figli.

Quando rimproverate vostro figlio adolescente, fatelo con l’idea che state prendendovi cura di un essere vivente che appartiene a chi é molto più grande di voi. Con il coniuge, se possibile, e con un sentimento di preghiera, prendetevi il tempo necessario per creare alcune regole, dei momenti speciali che siano possibili, ispiranti, coerenti e che contribuiscano alla crescita e allo sviluppo di ogni bambino.

I genitori che vogliono allevare dei figli che siano gentili, premurosi e spiritualmente consapevoli devono dare loro molto più che un semplice sostegno. La vita familiare in coscienza di Krishna distingue i genitori coscienti di Dio (grihastha) da quelli che non lo sono (grihamedhi). Per parafrasare Krishna: “Offri l’austerità dei tuoi doveri di genitore come offerta a Me.”

 

Andando avanti

Nella cultura vedica, la vita è suddivisa in quattro fasi, chiamate ashrama o “luoghi di crescita spirituale”: (1) vita dedicata allo studio (2) vita coniugale o familiare, (3) vita ritirata (4) vita rinunciata. Ogni fase è pensata per la crescita e lo sviluppo, e richiede l’adempimento di determinati compiti. Essere genitore cosciente di Dio significa che siamo in un ashrama (il grihastha ashrama) che fa parte di un sistema che conduce al progresso spirituale. L’ashrama grihastha è pensato per vivere una vita familiare sana, amorevole e equilibrata.

Poiché la maggior parte delle persone si sposa e ha figli, il grihastha ashrama è un esempio per gli altri e offre della speranza. Chi accetta sinceramente il servizio di diventare un genitore cosciente di Krishna è autorizzato da Dio stesso a fare questo servizio. La genitorialità cosciente di Dio è un dovere vitale molto apprezzato dal Signore.

Le scritture vediche ci dicono che non dovremmo diventare genitori a meno che non possiamo portare i nostri figli a uno stadio superiore di vita spirituale e salvarli dal ciclo di nascite e morti. I futuri genitori dovrebbero rendersi conto della loro grandissima responsabilità.

“Devi allevare dei bravi bambini”, ha detto Srila Prabhupada. “La vita sessuale é consentita per quello scopo. E specialmente in questa epoca, al momento presente, se puoi allevare dei figli per farli diventare coscienti di Krishna, sarà un grande servizio al Signore.

Srila Bhaktivinoda Thakura e sua moglie, Srimati Bhagavati Devi, formavano una coppia ideale che ha cresciuto dieci figli; era la fine del diciannovesimo secolo in India. Lui era un grande maestro spirituale e un funzionario del governo che ha perfettamente bilanciato i suoi doveri di genitore, quelli spirituali e amministrativi. Si considerava giustamente nullo altro che una persona che assisteva i suoi figli e le proprietà di Krishna. Magistrale poeta e compositore, in un inno sacro scrisse: “La mia vita, mia moglie, la mia famiglia, tutto appartiene a te, o Signore.”

 

I risultati dipendono dal Signore

Il nostro dovere di genitori è di essere buoni esempi in un ambiente consapevole di Dio. A volte nonostante i nostri migliori sforzi, i nostri figli ci causano dei problemi. Pertanto, dobbiamo ricordare, come ci insegna la Bhagavad-gita, che possiamo solo fare il nostro dovere e affidarci al Signore per i risultati.

Troppi bambini crescono e diventano rozzi, duri, immorali, indisciplinati o criminali. I bambini psicologicamente e spiritualmente malsani crescono diventando degli adulti malsani.

“Ferire le persone fa male alle persone”, ha affermato l’attore e counselor Bill Cosby.

In altre parole, le persone che sono state abusate, spesso diventano abusatori o sfruttatori loro stessi. Il mondo ha bisogno di bambini sinceri, compassionevoli, autodisciplinati, puri nella mente e nel corpo e portati alla spiritualità. Essi porteranno queste qualità nell’età adulta.

Sri Chaitanya Mahaprabhu ha predetto un’età d’oro della coscienza di Dio nell’attuale epoca di litigi e di ipocrisia. Questo significa che è necessario avere sempre più bambini e adulti coscienti di Dio per popolare la terra.

“Una buona popolazione nella società umana”, scrive Srila Prabhupada, “é il principio base per la pace, la prosperità e il progresso spirituale nella vita.”

Krishnanandini Devi Dasi

(scritto per la rivista Back To Godhead)