Alcuni anni fa abbiamo avuto l’opportunità di cucinare per Chandramauli Swami e durante il giorno lo vedevamo prendere spesso delle capsule bianche da una grossa scatola e bere del succo di aloe vera. Avevamo notato che Maharaja era anche molto accorto nel mangiare, il suo cibo era semplice e lo sceglieva con molta attenzione. Allora vedendolo prendere tutte quelle medicine naturali un giorno incuriositi gli abbiamo chiesto se aveva dei problemi di salute. Sorridendo ci ha risposto che stava benissimo, ma lo faceva per prevenire le malattie e così ogni giorno prendeva Aloe vera, Chawanprash, Polline di api e Goji berry. Il suo servizio di sannyasi è così impegnativo…deve sempre ispirare gli altri, dare belle lezioni, risolvere problemi e poi viaggiare spesso e cambiare costantemente cibo, acqua, clima e ambiente, e tutto questo può essere problematico per la salute. Poi abbiamo avuto uno scambio di mail nelle quali Maharaja ha citato alcuni passi tratti dai libri di Srila Prabhupada e ha aggiunto: “La salute è estremamente importante per aiutarci nei nostri sforzi nel servizio di devozione. Srila Prabhupada terminava sempre le sue lettere con la frase ‘Spero che questa mia ti trovi nella miglior salute’.” Anche lo Srimad Bhagavatam pone enfasi su questo fatto:

Il nostro desiderio non dev’essere quello di vivere per sodisfare i sensi, ma solo quello di condurre una vita sana, sufficiente al proprio sostentamento, perché la forma deve guidare alla ricerca della Verità Assoluta. E questo dovrebbe essere l’unico obiettivo di ogni azione.

(S.B. 1.2.10)

Il più alto scopo della vita può essere raggiunto finché il corpo è forte e robusto. Dobbiamo quindi vivere in modo tale da mantenerci sempre in buona salute e forti sia nella mente sia nell’intelligenza per poter distinguere lo scopo della vita da una vita piena di problemi. Un uomo riflessivo deve agire in questo modo per imparare a distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato e raggiungere così il fine dell’esistenza.

(S.B. 7.6.5)

I devoti del Signore aspirano sempre al progresso spirituale dell’umanità. Quando i saggi di Naimisaranya esaminarono la condizione dell’uomo in questa età di Kali, scoprirono tra l’altro che la durata della vita si sarebbe abbreviata. In questa era la longevità è ridotta non tanto per la mancanza di cibo quanto per le abitudini sregolate di vita. Se le abitudini sono regolate e il nutrimento sano, l’uomo si mantiene facilmente in buona salute. Mangiare troppo, ricercare troppo la gratificazione dei sensi, dipendere troppo dall’aiuto degli altri, tutti questi eccessi, in un sistema di vita del tutto artificiale, svuotano l’uomo di ogni energia, riducendo la durata della sua vita.

(commento di Srila Prabhupada allo S.B. 1.1.10)

Ecco per voi le armi preventive di Maharaja, tenendo sempre conto che in caso di malattia è essenziale consultare sempre un medico esperto che con la sua esperienza può aiutarci a scegliere il tipo di cura più adatto per noi, la posologia più mirata e l’alimentazione migliore secondo la nostra costituzione psicofisica.

Aloe Vera

L’aloe vera contiene 200 sostanze nutritive che includono:

– Vitamine del gruppo B;

– Acido folico;

– Ferro, calcio, magnesio, zinco, manganese, rame;

– 18 aminoacidi;

– Enzimi.

L’aloe vera è diventata molto popolare per i suoi effetti benefici provati da centinaia di ricerche mediche. Il succo di aloe vera infatti è efficace per quasi tutti i tipi di malattie inclusi tumori e malattie cardiache e in effetti praticamente non esiste malattia o problema di salute che l’aloe non possa aiutare a curare. L’aloe è benefica anche nel caso di allergie, malattie della pelle, infezioni, cisti e calcoli (solo per citarne alcune). Attenzione però alle frodi, assicuratevi del contenuto reale del succo di aloe vera, in quanto è possibile che quello che è presentato come “puro succo di aloe vera al 100%” sia in effetti composto da acqua e da una minima parte di aloe.

Amla

L’amla (Emblica officinalis o Phyllantus emblica) è la più ricca fonte di vitamina C al mondo, è un eccellente anti-ossidante, uccide o inibisce le cellule tumorali senza intaccare le cellule sane come fanno i farmaci chemioterapici, rafforza il sistema immunitario, è un antibiotico naturale ed è utile per le malattie da raffreddamento, elimina il colesterolo, cura la pressione alta e i disordini cardiaci. Combatte virus, batteri e funghi. Rigenera le cellule, fa aumentare la produzione e la secrezione di interferone e corticosteroidi (gli ormoni che vengono prodotti dalle nostre ghiandole surrenali ed hanno la funzione di proteggere il corpo da infiammazioni e dai processi degenerativi).

Goji Berry

Il goji (Lycium barbarum) è una pianta che cresce principalmente nelle regioni fredde della Cina e in Tibet (può anche crescere in Europa) e produce delle piccole bacche di colore rosso vivo. Le bacche di goji, o goji berry, hanno moltissime proprietà benefiche e contengono:

– 18 aminoacidi;

– 22 polisaccaridi;

– 21 oligoelementi tra cui calcio, ferro, fosforo, rame, magnesio, manganese;

– Betacarotene;

– Vitamina C (140 mg. per 100 gr.);

– Vitamina A, B1, B2, B5, B6, E;

– Fisalina.

Le bacche di goji rafforzano il sistema immunitario, sono benefiche per cuore, fegato, reni, sistema nervoso e cervello. Promuovono la memoria e il buon umore e hanno inoltre delle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, regolano la pressione del sangue e sono utili in caso di diabete e dopo una grave malattia o cure mediche molto debilitanti.

Lapacho

Il lapacho (Tabebuia avellanedae o Tabebuia impetiginosa), conosciuto anche come Pau d’Arco, è una pianta che cresce nelle foreste amazzoniche e in vari paesi del Sud America e per le sue numerosissime proprietà è una delle piante migliori per la purificazione dell’organismo. Può essere usato periodicamente come prevenzione durante la stagione fredda, contiene numerose sostanze minerali, è antinfiammatorio, antibiotico naturale, rafforza il sistema immunitario e, a dose moderate, non presenta effetti collaterali.

Indicazioni

– Terapia complementare in tutte le forme di carcinoma e leucemia;

– Infezioni batteriche, virali e parassitarie;

– Infezioni di bocca, naso e gola;

– Disordini del tratto gastrointestinale, colite;

– Infezioni del sistema urogenitale;

– Gastrite;

– Ferite e ulcere;

– Anemia;

– Affezioni cutanee;

– Artrite;

– Arteriosclerosi;

– Debolezza cardiaca;

– Asma e bronchite;

– Ipertensione

Polline

Il polline d’api è costituito dal polline di piante e di fiori che viene raccolto dalle api. Il polline viene poi trasportato all’alveare e viene utilizzato per produrre la pappa reale destinata all’alimentazione delle larve e della regina. In genere la raccolta di polline supera le esigenze degli abitanti dell’alveare, perciò gli apicoltori hanno messo a punto un ingegnoso metodo per raccoglierlo direttamente dalle api. Il polline è un ottimo ricostituente, rafforza le difese immunitarie, regola le funzioni intestinali, combatte l’anemia e l’affaticamento. Migliora l’attività del cervello, il lavoro intellettuale e la memoria. Grazie alle sue proprietà decongestionanti e antiflogistiche, può evitare l’operazione alla prostata in uomini in cui l’asportazione di tale organo pare essere l’unico modo per porre fine alle sofferenze provocate dall’ipertrofia, che comprime l’uretra prostatica, impedendo alla vescica di svuotarsi. Meglio prevenire che curare: fin dal primo apparire dei sintomi caratteristici della prostatite, gli uomini hanno il più grande interesse a consumare del polline.

 

Il Chyawanprash

E’ una miscela composta da almeno 40 piante medicinali con aggiunta di ghi e di zucchero grezzo. Secondo l’ayurveda è un rasayana, letteralmente ‘nettare’. Ce ne sono molte varianti, ma tutte contengono una buona quantità del frutto amla (chiamato anche amalaki) che è la pianta più utilizzata dalla medicina ayurvedica per le sue grandissime proprietà terapeutiche. Sembra che il nome Chyawanprash derivi da Cyavana Muni, il saggio citato nello Srimad Bhagavatam che in tarda età sposò la giovane e bella principessa Sukanya. Il muni, però, era vecchio e allora si rivolse ai medici celesti, gli Asvini Kumara, che gli ridiedero la giovinezza grazie a una medicina speciale, che da allora venne chiamata Chyawanprash.

Il Chyawanprash è utilizzato soprattutto come mezzo preventivo di cura. Migliora i processi digestivi e di assimilazione. La presenza di amla e cannella agiscono anche sull’iperacidità e il meteorismo. Migliora la stitichezza e favorisce l’eliminazione delle scorie. Rafforza il sistema immunitario, mantiene efficiente l’apparato cardiovascolare, nutre il cervello e migliora l’apprendimento e la memoria. Ha anche un’azione calmante e anti-stress. Migliora le funzioni respiratorie e mantiene le mucose idratate. E’ ottimo per la prevenzione della tosse, per l’asma e per le malattie da raffreddamento. Facilita l’assorbimento di calcio e altri minerali e quindi rafforza denti e ossa. Facilità la disintossicazione del fegato. Sono stati condotti alcuni studi scientifici sul Chyawanprash che hanno mostrato che questo prodotto rappresenta uno dei più potenti antiossidanti reperibili in commercio. Per queste ed altre proprietà già elencate, è particolarmente indicato per gli anziani e per coloro che subiscono precocemente gli effetti dell’età. Si utilizza anche nei casi di Alzheimer e nella demenza senile.

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