Viviamo in un periodo storico molto particolare, dove miliardi di persone vivono nella paura e nell’incertezza. In questa situazione, i disagi psicologici sono aumentati moltissimo e, come spiega molto bene Srila Prabhupada, le sofferenze mentali possono essere più penose di quelle fisiche. Durante la pandemia sono aumentati i suicidi, le depressioni e tutte quelle patologie che coinvolgono l’aspetto mentale che poi inevitabilmente si ripercuotono sul piano fisico.

Come fare per uscire da questa situazione? La soluzione va trovata lavorando sul piano spirituale, mentale e fisico.

Il piano spirituale è quello più importante, la prova è che tutte le informazioni materiali danno solo soluzioni temporanee. La pandemia ha dimostrato che il terrore della morte paralizza persino la capacità di giudizio, anche a livello materiale. Ma noi non moriamo. Lasciamo il corpo, usciamo dal nostro corpo, e, per chi è vicino a Dio, la morte non rappresenta la fine di tutto, ma l’inizio della vera vita. Se noi comprendiamo questa verità la paura della morte diminuisce e con essa tutta quella serie di profondi disagi psicologici.

Ci sono molte distrazioni e problemi che non ci consentono di avere le idee chiare a livello spirituale, che rendono la verità lontana e vaga mentre invece dovrebbe essere sempre chiara e forte davanti a noi. Ci sono malattie, problemi di relazione, desideri materiali irrealizzabili, sbalzi di umore, imprevisti e pensieri negativi.

Srila Prabhupada spiega che dovremmo organizzare la nostra vita in modo tale da non dimenticarci mai di Krishna e non dimenticare mai le verità spirituali. Dovremmo semplificare la nostra vita e eliminare quello che non è utile per la nostra purezza e la chiarezza spirituale. Questo è il punto più importante.

La recitazione attenta e cosciente del maha mantra Hare Krishna è essenziale. E per essere assorti nel maha mantra dovremmo fare in modo di vivere una vita sana e pulita, nel sattva guna. Così anche il pranayama, alcuni esercizi di hatha yoga, imparare a respirare bene e imparare ad essere rilassati, pensare dei pensieri postivi, evitare quelli negativi, non parlare male degli altri, cercare il bene e il buono nelle persone e nelle situazioni, ridurre la nostra esposizione ai mezzi di comunicazione materiale, sono tutte cose che ci possono aiutare. A volte anche seguire una terapia psicologica può essere utile.

Ricordiamo ancora che il principio più importante per la salute mentale è la chiarezza spirituale che deriva dalla nostra connessione con Krishna. E’ Lui che ci illumina la strada che porta alla salute completa e al successo spirituale, ma noi dobbiamo fare la nostra parte.

Sadhu sanga non vuol dire solo fare servizio insieme. Ma è il mezzo con il quale possiamo praticare più facilmente la sadhana e vivere meglio la vita spirituale. Il sadhu sanga vuol dire stare nella compagnia benefica dei devoti, essere amici, aiutarsi, sostenersi, incoraggiarsi l’un l’altro. Vuol dire rispetto, mettersi nei panni dell’altro, dare consigli e soluzioni spirituali e materiali che ci aiutano nel progresso spirituale.  

 

Krishna ha messo su questo pianeta erbe, minerali e piante medicinali e ogni tipo di alimento utile per la nostra salute mentale. Usiamoli! Brahmi, aswaganda, oli essenziali come lavanda, cipresso, eucalipto fiori di Bach, fiori australiani possono essere utili.

Nutrirsi in modo sano, equilibrato e mirato secondo la nostra particolare costituzione fisica è molto importante e tutto quello che mangiamo può diventare energia positiva o tossine. Ci vogliamo sentire freschi, leggeri, puliti, non letargici e appesantiti. Scegliamo il cibo giusto per noi!

Evitiamo o diminuiamo il consumo di cibi inscatolati, cotti e precotti e fuori stagione, snack e troppi dolci. Preferiamo gli alimenti stagionali, cerchiamo di nutrirci in modo equilibrato e quando cuciniamo mettiamoci il nostro amore, tutto quello che abbiamo, poco o tanto che sia. Ricordiamo che il prasadam non è tutto uguale. Se è cucinato con devozione, Krishna lo gusterà veramente, ma se non c’è amore, Krishna forse a malapena lo assaggerà, o forse non sarà nemmeno prasadam. Krishna è una persona, stiamo cucinando per Lui, e se il cibo è veramente offerto con amore allora quel cibo nutre il corpo, la mente e l’anima.

Ci potrebbero aspettare dei periodi molto difficili, sentiamo di pandemie, di guerre e di transumanesimo, con tutte le conseguenze che ne derivano, ed ora è assolutamente richiesto che ci manteniamo saldi nello spirito, nella resa a Krishna e nella compagnia positiva dei devoti del Signore.

Potrebbe anche essere un periodo di grandioso risveglio spirituale, di un nuovo rinascimento, dipende anche da noi, facciamo quello che è al meglio delle nostre capacità e affidandoci a Krishna potremo vedere una grande trasformazione,  in noi e nella società, the Krishna magic, la magia della coscienza di Krishna all’opera.

Sajjana Asraya das