E’ certamente possibile inventarsi un lavoro e connetterlo con la coscienza di Krishna, ad esempio producendo oggetti di artigianato, dipinti, abiti, prodotti alimentari biologi, incensi ed essenze, pubblicando libri e riviste, componendo musica e canzoni, aprendo ristoranti, pasticcerie, panetterie, gelaterie e altro ancora…
Una situazione molto comune dei tempi odierni è il trovarsi senza un’occupazione, non solo a 20 e 30 anni, ma anche a 40 e 50. Quanto più si è avanti con l’età, tanto più si teme di fare scelte azzardate che si riveleranno sbagliate. In tempo di crisi, avviare un’attività in proprio può essere una buona idea, ma attenzione a non commettere i seguenti, comunissimi, errori:
Imprenditoria come ripiego
Non é buona scelta aprire un’attività in proprio solo perché non trovate un lavoro da dipendente. Se quello che desiderate è un lavoro fisso, con uno stipendio mensile, non arrendetevi, continuate a cercare. Magari valutate l’idea di trasferirvi in una zona d’Italia diversa o all’estero. Se non siete portati per fare l’imprenditore, difficilmente avrete successo.
Scarsa conoscenza della burocrazia
Prima di partire, prendetevi tanto tempo per studiare le leggi fiscali, quali tasse dovrete pagare e quando. È vero che per tutto questo c’è il commercialista, ma se anche voi avete una buona infarinatura, tutto vi sembrerà meno difficile e vi sentirete più tranquillo.
Il successo subito
Se pensate di iniziare un’attività e di iniziare subito a guadagnare e con poca fatica, state commettendo un errore madornale. Dovete guadagnare i vostri clienti e fidelizzarli, e questo richiede il massimo dell’impegno.
Pochi sforzi
Essere il proprietario di un’attività non significa lavorare meno degli altri, anzi. Preparatevi a vivere l’inizio della vostra carriera imprenditoriale con dedizione, sacrificio e fatica. Preparatevi a lavorare otto, nove, dieci ore al giorno e forse anche più. Non siete più un dipendente che esce dall’ufficio e sa di aver finito il suo lavoro.
Pochi soldi
Se partite con la somma giusta solo per l’avvio, presto potreste trovarvi al verde. Cercate di partire con una congrua somma di denaro, considerando un anno senza guadagni.
Cosa fare
Dopo aver visto gli errori più comuni da evitare, ecco invece alcuni importanti consigli per avviare un’attività in proprio:
- Cercate un’attività con un mercato fiorente
E’ vero che prima di tutto dovete inseguire i vostri sogni e le vostre passioni. Ma non siate irrazionali (come purtroppo lo sono in tanti). È inutile aprire una pizzeria in un paese in cui ce ne sono già tante, un salone di bellezza dove già gli altri stentano ad andare avanti. Non siate così presuntuosi da pensare che la vostra attività farà la differenza e tutti i clienti verranno da voi. Pensate a qualcosa che manca.
- Ponetevi molte domande
L’attività che porta al successo è quella a metà tra sogno e realtà. Se avete trovato qualcosa che vi piace ponetevi queste semplici, quanto essenziali domande:
Quante persone amano questo?
Come monetizzare?
Chi e quanti pagherebbero per comprare quello che offrite?
Qual è la concorrenza nel settore?
Perché la gente dovrebbe preferire voi a gli altri? Cosa offrirete in più?
- Pensate alle opportunità che l’Italia offre
Sebbene il tasso di disoccupazione non sia rassicurante, in Italia abbiamo ancora tante risorse da sviluppare. Pensate ad esempio al patrimonio artistico e culturale, alle zone turistiche che sebbene abbiano tante potenzialità non sono ancora sfruttate pienamente per il turismo.
- Usate Google per fare ricerche
Il web é una grande opportunità. Usatelo per capire se qualcuno ha già avuto la vostra stessa idea (magari in un’altra città) e com’è andata. Cercate consigli, dritte, idee.
- Iniziate come secondo lavoro
Se la vostra nuova attività ve lo permette e avete già un lavoro da dipendente, iniziate facendone un secondo lavoro. In questo modo mantenete, almeno all’inizio, la sicurezza di uno stipendio a fine mese. Quando poi la vostra attività ha ben ingranato e vi sentite più sicuri, potete lasciare il lavoro e dedicarvi alla vostra vita imprenditoriale completamente.
- Eliminate il tempo perso
Dedicarsi a un’attività (soprattutto se inizia come secondo lavoro), richiede tempo e dedizione. Quindi pensate a quanto tempo sprecate davanti alla televisione, sul cellulare o su Facebook. Proponetevi di ridurre drasticamente le perdite di tempo e dedicatevi al vostro sogno.
- Aprite un blog
Internet rappresenta un’importante vetrina. Eppure ci sono ancora locali e negozi che non sfruttano questa opportunità. Create un sito dove sponsorizzate la vostra attività. Ci sono tanti servizi che vi permettono di creare dei blog gratis, senza spendere nulla e in maniera semplice, senza che voi abbiate particolari conoscenze informatiche.
Suggerimento: Blogger è un servizio online di Google che vi permette di aprire il vostro blog in poco tempo e gratis.
8. Senza aprire partita IVA
Un aspetto molto temuto dagli aspiranti imprenditori riguarda l’apertura della partita IVA. Purtroppo l’Italia non brilla per essere un paese con una tassazione favorevole. Il terrore di essere schiacciati dalle tasse ostacola l’avvio del vostro sogno. Eppure la possibilità di lavorare in proprio senza sentire il peso di codici ATECO, IVA, IRPEF, IRAP e contribuiti INPS esiste. Le possibilità sono essenzialmente due:
- Aprire la partita IVA in regime forfetario (che prima si chiamava “dei contribuenti minimi) e usufruire di importanti agevolazioni fiscali e burocratiche. Grazie al regime forfetario infatti, non dovete pagare né IVA, né IRPEF, né IRAP, né imposte comunali, ma solo un’imposta del 15% (detta imposta sostitutiva) calcolata sui guadagni.
- Iniziate la vostra attività come lavoro occasionale. In questo caso non dovete neanche aprire la partita IVA perché, se possedete tutti i requisiti, potete registrare regolarmente le vostre entrate emettendo delle “ricevute di prestazione occasionale”. Qui trovate maggiori informazioni su come lavorare in proprio senza partita IVA.
Tratto dal sito https://www.soldioggi.it/lavorare-in-proprio-15567.html#idee