Sutapa prabhu

Il tempo stringe e sto riflettendo su quello che ho effettivamente dato al mondo. Pur cercando di evitare il desiderio egoistico di “lasciare un segno”, noi siamo spinti a condividere i “frutti” che abbiamo ricevuto. Spiritualmente, moralmente e perfino legalmente, la conoscenza ci investe di una certa responsabilità. In determinate circostanze, non dare delle informazioni che possono veramente aiutare gli altri verrebbe considerato violento e non etico. Perciò spesso considero il fatto di migliorarmi come uno strumento per condividere la comprensione spirituale. I miei progetti sono andati e venuti, le idee hanno funzionato e poi sono finite, alcune iniziative hanno avuto successo e poi si sono esaurite… a volte penso: cosa dovrò davvero mostrare dopo tutto? …in quanto tutto è già stato detto e fatto. Tutto quello che sto provando a fare è per così dire “lavori in corso” e come sono lenti i progressi!

Ieri ero immerso in questi pensieri per cercare di perfezionare quello che è effettivamente necessario per costruire dei progetti spirituali forti, sostenibili e di successo. La mia conclusione: terapia intensiva. Se non ci occupiamo intensamente dei nostri progetti, in pochissimo tempo scopriremo che quei progetti finiranno in prognosi riservata e saranno in pericolo di vita.

Quanto mi prendo cura profondamente e sinceramente di quello che voglio ottenere nella vita?

Prendersi cura del vostro progetto significa:

  • Non arrendersi mai
  • Essere pronti e disposti a fare qualsiasi cosa
  • Investire tempo e attenzione al vostro progetto
  • Meditare costantemente sul traguardo
  • Mantenere l’entusiasmo, nonostante l’assenza di risultati e di riscontri
  • Utilizzare tutte le nostre capacità fisiche e mentali
  • Non avere degli obiettivi nascosti o delle motivazioni personali
  • Fare quel ‘passo in più’ che nessun altro prenderebbe in considerazione
  • Essere così immersi nel traguardo, che agire per ‘avere credito’ diventa insignificante

Ora mi chiedo quanti dei miei ‘sogni’ e ‘aspirazioni’ mi interessino veramente. I risultati richiedono sangue, sudore e lacrime. La classica malattia di una mente pigra è desiderare di emulare qualcosa o qualcuno, senza pero’ considerare le infinite ore di sforzo accurato che sono state investite per ottenere il successo. Spesso più una cosa sembra semplice, più qualcuno ci ha lavorato duro per renderla semplice.

Oggi ricordo gli incredibili sacrifici, l’infinita compassione e la risoluta determinazione di Srila Prabhupada. Ha provato tutto, è andato dappertutto e si è avvicinato a tutti, senza lasciare mai nessuno deluso. Non si può spiegare il miracolo della sua vita con nessuna quantità di commenti sociali, di analisi storiche o di speculazioni accademiche. A lui importava sinceramente degli altri e questo toccava i cuori delle persone e smuoveva le montagne.

Nel corso della vita, le persone mi hanno sempre ricordato di ‘metterci il cuore’. Ora sto iniziando ad apprezzare la profondità di quella semplice saggezza.

Sutapa das

https://sutapamonk.wordpress.com/