Srila Bhaktivinoda Thakur ci dice che ogni devoto per poter progredire spiritualmente nella propria vita dovrebbe prendersi molta cura di quattro aspetti essenziali:

La salute, la propria occupazione (il proprio servizio di devozione e il lavoro), le relazioni e la sadhana (le pratiche spirituali). Qui parleremo della salute e del tumore e di come cercare di evitare le patologie oncologiche.

Qual’è l’alimentazione migliore per chi ha un tumore? Se un vostro caro è in cura oncologica, vi siete mai chiesti quali alimenti gli faranno bene e quali possono provocare un peggioramento? Naturalmente ogni forma di tumore ha degli alimenti specifici che sono eccellenti per ridurne la proliferazione e per questo avremo bisogno di un medico capace ed onesto. Ma in generale ci sono sempre alcuni alimenti da evitare. Questa consapevolezza sarà essenziale per la sua guarigione durante la terapia e anche per tutta la sua vita.

In altre parole quali alimenti potrebbero stimolare la crescita di cellule tumorali e quali alimenti invece inibiscono la crescita di un tumore?

Una fattore fondamentale è il livello di glicemia, o meglio del picco glicemico che producono alcuni cibi. Questo provoca e favorisce la crescita tumorale, infatti ormai è ampiamente dimostrato che per vivere le cellule tumorali hanno bisogno di 20 volte più glucosio delle cellule sane. Quindi in pratica eliminare gli zuccheri dalla nostra alimentazione vuol dire “affamare il tumore” e inibire la crescita delle cellule tumorali.

Esistono delle prove scientifiche di questo fatto? Certamente, ed è proprio su questa certezza che si basa il sistema diagnostico per controllare la presenza dei tumori nel corpo e/o di eventuali metastasi chiamato PET. Il principio della PET (Positron Emission Tomography) funziona quando viene iniettato del glucosio radioattivo in vena e questo “zucchero” va 20 volte di più dove ci sono le cellule tumorali e in questo modo ne evidenzia la presenza.

Quindi con una radiografia si capisce se c’è un tumore e se questo stia crescendo o meno, perché sta proliferando facendo proprio grazie allo zucchero che abbiamo ingerito.

La glicemia e la crescita tumorale si possono eliminare

L’alimentazione corretta per il tumore è ricca di frutta e verdure fresche, ma come fare per tenere bassa la glicemia? Bisogna ridurre i dolci e i cibi raffinati e per ridurre ed eliminare lo zucchero, bisogna anche eliminare i cibi che fanno aumentare molto rapidamente la glicemia nel sangue, come farina di frumento, riso, fiocchi di cereali con zucchero aggiunto, snack e biscotti, bevande zuccherate e gassate.

Ricordiamo quindi che è il picco glicemico che è importante. La glicemia si alza con mezzo etto di pane bianco ma, per alzarla altrettanto mangiando carote, bisogna consumarne un chilo. Ricordiamo che il problema non è soltanto il glucosio, ma anche i dolcificanti artificiali.

Infatti zucchero bianco, zucchero integrale, fruttosio, aspartame, melasse, malti e anche la stevia sono tutti zuccheri e per chi ha un tumore vanno eliminati. Attenzione alle bibite Zero zuccheri: contengono delle sostanze dolcificanti che sono da 200 a 600 volte più dolci dello zucchero ordinario e scatenano comunque dei picchi glicemici.

Secondo l’Ayurveda, la medicina tradizionale più antica del mondo, il latte fornisce degli elementi nutritivi essenziali che non possono essere trovati in nessun altro alimento. Il latte se ben digerito, nutre tutti i tessuti, promuove il benessere psicologico e mette in equilibrio tutti i dosha.

Il vero latte, lo yogurt, il kefir, i formaggi prodotti dal latte di una mucca sana che ha mangiato l’erba incontaminata in ambiente biologico possono addirittura avere un’azione antinfiammatoria e anti-tumorale e quindi aiutare il malato. Ma purtroppo come sappiamo le mucche oggi non mangiano più l’erba; negli allevamenti intensivi, non la vedono nemmeno più durante un’intera vita, e quando non producono più vengono uccise. Il latte quindi non è di grande qualità.

Il latte industriale comunque non è il solo problema, ma anche l’eccesso di proteine in generale (carne, uova, latte, pesce, latticini). Noi mangiamo circa il doppio delle proteine di cui abbiamo bisogno realmente.

Se ci nutriamo con troppe proteine crescono anche i tumori, soprattutto se abbondano quelle proteine di origine animale. Gli eccessi fanno sempre male, non dobbiamo quindi esagerare nemmeno con le proteine vegetali come soia e seitan.

L’infiammazione cellulare e gli zuccheri dei dolci o della farina

La glicemia favorisce anche un altro fattore dannoso per un malato di tumore: l’infiammazione che stimola la proliferazione cellulare.

L’infiammazione in condizioni di normalità è positiva per la sopravvivenza, è una difesa dell’organismo, ma quale effetto collaterale ha in un malato di cancro? Quando noi ci entra una spina in un dito, arrivano le cellule dell’infiammazione che si mangiano i microbi (cosa positiva) e rilasciano delle sostanze che stimolano la proliferazione cellulare (le citochine infiammatorie) stimolando la proliferazione delle cellule sane vicine che devono moltiplicarsi per riparare il danno, nell’arco di una settimana tutto torna bene come prima.

Ma quando il fattore irritante (ossia il corpo estraneo) è lo stesso tumore e le cellule infiammatorie non riescono ad eliminare il tumore, cosa accadrà se ingerendo latte e carne si introducono queste sostanze che stimolano ulteriormente la crescita? Il tumore invece di essere eliminato, aumenterà di volume e di pericolosità.

Anche le persone che “stanno bene” devono imparare le basi di una dieta corretta per il tumore. Dobbiamo a tutti i costi tenere bassa l’infiammazione moderando il cibo. Per tenere bassa l’infiammazione dobbiamo tenere bassa  la glicemia moderando glucosio ed anche il fruttosio evitando l’innalzamento del picco glicemico.

Mangiamo troppo

Da più di 100 anni sappiamo che se agli animali diamo poco da mangiare, il 20 o 30% in meno di quello che mangerebbero se avessero una disponibilità illimitata di cibo, questi vivono di più e si ammalano meno di cancro e si ammalano meno anche di altre patologie, ad esempio si ammalano meno di infarto! Quindi mangiamo di meno e poi ogni tanto facciamo un digiuno terapeutico (sotto controllo medico).

Ricordiamo che per eccesso calorico si intende l’eccesso di tutto, perché non esistono alimenti sani che se assunti in maniera smodata fanno bene.

Riassumendo: meno zuccheri, mangiare di meno, non assumere cibi infiammatori.

La dieta corretta per il tumore consiste in definitiva in poche regole essenziali: evitare i cibi ad alto contenuto di zuccheri o carboidrati in genere (pasta, pane, riso bianco, dolciumi, bibite gassate), i grassi e le proteine animali e tutti gli eccessi alimentari che inducono ad una inevitabile acidità ed infiammazione dei tessuti.

(Tratto e in gran parte ispirato da un articolo apparso sul sito “Naturopatia Napoli”)