Da un articolo di Movimento ISKCON del 2014, prima dell’era covid.
Gregory Berns, neuro-scienziato della Emory University negli Stati Uniti, è certo del fatto che i cani hanno la capacità di sperimentare emozioni come gli esseri umani, probabilmente come i bambini. La conferma delle sue teorie, scrive lo stesso studioso sul “New York Times”, arriva dai risultati di una serie di esperimenti condotti su decine di cagnolini per due anni. Gli amici a quattro zampe sono stati sottoposti ad esami di risonanza magnetica cerebrale mentre venivano inviati segnali diversi. Per scoprire i “sentimenti” degli animali, spiega Berns, non si è fatto affidamento sui loro comportamenti, ma sull’attivazione di zone della materia grigia. Dopodiché i dati sono stati comparati con quanto avviene nelle persone. Cos’è stato accertato? Qualcosa di molto interessante: i cani, di fronte a determinati gesti delle mani, che rappresentavano qualcosa di piacevole in arrivo per l’animale, come il ritorno a casa del proprietario, hanno “attivato” la zona cerebrale chiamata “nucleo caudato”. Quest’area è la stessa che si “illumina” nell’uomo in associazione a sentimenti di piacere e gioia prima di determinati eventi. “La neuroscienza chiama questa similarità tra cani e persone una ‘omologia funzionale’. In questo caso – ha concluso Berns – può ben essere l’indicazione delle emozioni canine”, simili a quelle dei bambini.
(www.nelcuore.org)
Leggendo questo articolo, la cosa stupefacente non è che i cani abbiano dei sentimenti, ma che si sono dovuti compiere degli esperimenti per provarlo. Eppure che gli animali hanno dei sentimenti lo potrebbe capire anche un bambino o qualsiasi persona che ha un animale domestico. Certo, avere la prova scientifica è un gran passo avanti perché ora chi potrebbe negare l’evidenza? Ma sarebbe inquietante se per qualsiasi cosa ci fosse bisogno di una prova scientifica, anche per provare le cose più evidenti, per esempio: “Vedo che stai male, ma non posso aiutarti, non ho delle prove scientifiche che dimostrano il tuo dolore.” Tutto deve essere “provato scientificamente” dalle nuove guide dell’umanità, altrimenti è superstizione, e non è valido. Consideriamo che come gira il vento così potrebbe cambiare anche il risultato degli esperimenti, dipende da quali interessi ci sono, e possono cambiare addirittura i dati statistici. “Le statistiche dicono che…” Ma chi redige le statistiche? (Potremo considerare che oggi le statistiche sono il modo migliore per imbrogliare le persone e non sono più affidabili, dobbiamo veramente conoscere molto bene le persone che le hanno fatte, poi forse ci potremo credere) Un altro fatto da considerare è che in questo caso gli scienziati potrebbero essere amici degli animali e hanno compiuto i loro esperimenti per rendere le persone coscienti del fatto che anche gli animali hanno sentimenti. Ma se fossero stati indifferenti verso gli animali avrebbero “provato scientificamente” che gli animali non hanno sentimenti, e alcune persone gli avrebbero creduto. E a chi avesse espresso dei dubbi o affermato il contrario avrebbero risposto con veemenza e indignazione “Ma non credi alla scienza!?”
Ma solo i cani hanno sentimenti? Anche le mucche, i pesci, perfino le mosche e addirittura anche le piante li hanno! Se guardiamo bene attorno a noi ne avremo delle prove tutti i giorni. (polipo video) Indirettamente questo fatto è una prova della reincarnazione. Infatti la natura, che è sotto il controllo di Krishna, riutilizza ogni cosa, nulla finisce, nulla viene buttato via, tutto si ricicla, tutto ciò che è vivo muore e tutto quello muore viene utilizzato nuovamente; se perfino gli scarti e gli escrementi vengono riutilizzati e hanno un valore, i sentimenti, che hanno più valore dei corpi in decomposizione, non vengono certamente buttati via. Li ritroveremo nella prossima esistenza.
Sajjana Ashraya das