Dove finisce la ricerca della tecnologia e inizia la ricerca della trascendenza?

La società ha sempre sentito la necessità di progredire nel sapere e fare nuove scoperte. Quando le civiltà del passato erano guidate in modo intelligente, le persone soddisfavano queste necessità non con delle continue innovazioni tecnologiche ma esplorando la dimensione spirituale della vita.

Viviamo in un’epoca dominata dalla rivoluzione scientifica, che fa parte di una rivoluzione più grande, quella della ruota del tempo che nel corso dei secoli sale e poi scende. In altre parole i modelli di pensiero e di sviluppo si elevano e si abbassano con il passare del tempo, così l’attuale visione materialista del mondo diminuirà col passare del tempo ed emergerà un’altra visione del mondo.

L’eccellenza tecnologica è già stata raggiunta molte volte nel passato, anche se in forme diverse. E ogni volta che la società umana raggiunge l’apice dello sviluppo materiale, la soddisfazione che provano le persone è limitata e temporanea e i suoi vantaggi sono sopravvalutati, questa è la natura dell’illusione.

Rallenta e guardati intorno

Mentre è comprensibile il cercare delle comodità per migliorare le nostre condizioni di vita, il desiderio di comodità dovrebbe diminuire conoscendo il benessere eterno che si ottiene ristabilendoci nel costante stato d’animo di amorevole servizio all’anima suprema di tutte le anime, Krishna. Questa disposizione mentale deve essere raggiunta con tutti i nostri sforzi, individuali e collettivi. È responsabilità delle guide scientifiche e tecnologiche riconoscere questa verità e integrare la consapevolezza della nostra origine trascendentale di anime spirituali eterne nei propri propositi.

L’energia umana e l’intelligenza di cui siamo stati forniti hanno uno scopo. Un bambino diventa ossessionato dai videogiochi e poi lascia quei giochi di fantasia quando comprende che ci sono delle questioni più urgenti nella vita. Allo stesso modo, tutti gli esseri umani vogliono vedere il traguardo dei loro sforzi; perché cercare febbrilmente di controllare le risorse, sviluppare la scienza e la tecnologia, velocizzare le comunicazioni e i viaggi. Verso quale fine? Per una vita comoda?

Un’intelligenza suprema ha già fatto tutto quello che serve per proteggerci, per nutrirci e per il nostro svago. Dobbiamo solo capire il nostro ruolo di custodi di questo pianeta. Quindi, nel nostro tempo libero, possiamo lasciare che le nostre menti erranti siano guidate dalle parole di Krishna e dei Suoi rappresentanti.

Prendiamoci del tempo per osservare la grandezza di Krishna: il sole distilla le acque salate degli oceani e le trasporta come fossero giganteschi elefanti galleggianti sulle cime delle montagne, dove vengono immagazzinate tutto l’anno sotto forma di ghiaccio che poi diventano dei fiumi che scorrono nelle valli e nelle pianure. Scavando dei pozzi, accediamo a dei corsi d’acqua sotterranei ricchi di sostanze minerali. Animali e insetti vivono in armonia ecologica con la terra e creano delle condizioni favorevoli. Il lombrico per esempio, anche solo spostandosi e nutrendosi, arricchisce il suolo e prepara un terreno adatto all’agricoltura. Attraverso la natura, Dio provvede gentilmente ai nostri bisogni. Dobbiamo solo capire e apprezzare le sue disposizioni. Se siamo ingrati e non riusciamo a trattare Madre Natura con rispetto, lei risponderà tenendo le nostre necessità al di là della nostra portata.

Quasi ognuno di noi sente quella fastidiosa voce interiore: “La tecnologia ci protegge dal duro lavoro. Ma non è forse una vita estenuante il vivere lontano dalla terra, e non vivere dei frutti della terra?”  La tecnologia aiuta, ma molte scoperte tecnologiche hanno degli effetti deleteri sull’ambiente, sulle creature e sulla nostra salute fisica e mentale. Pesticidi, autoveicoli, luci elettriche[…] La lista potrebbe continuare all’infinito. Nei tempi antichi, prima dell’era attuale delle comodità tecnologiche, per gli uomini colti era comune accendere un fuoco semplicemente recitando un mantra. La prova di questo può essere trovata in tutto il Mahabharata e in altri testi vedici. Mentre una tale efficacia, grazie alla recitazione di mantra, potrebbe non essere facile da riscoprire, un atteggiamento di fiducia nei confronti delle Scritture apre la nostra intelligenza e ci permette di scoprire delle tecnologie più ecologiche. Lo sviluppo tecnologico dovrebbe essere bilanciato da un sano spirito di servizio a Dio e di rispetto per la Sua creazione.

In effetti, più apprezziamo il progetto cosciente insito in Madre Natura, meno ci sentiremo spinti a fare dei “miglioramenti” rispetto al modo naturale di vita che è raccomandato nelle Scritture, che promuovono il bene umano e la consapevolezza trascendentale. È semplicemente una questione di apprezzamento. Per le persone sagge, è più piacevole glorificare la grandezza della suprema intelligenza onnipresente, che le fantastiche imprese tecnologiche.

(Continua)